"Inescusabile negligenza su Uss". Nordio avvia l'azione disciplinare contro i giudici milanesi

Nel documento con cui il ministro ha avviato l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati sono indicate le circostanze "che avrebbero potuto portare a una diversa decisione, se opportunamente ponderate" rispetto ai domiciliari concessi all'imprenditore russo, ora in fuga

"Inescusabile negligenza su Uss". Nordio avvia l'azione disciplinare contro i giudici milanesi

“Tenevano un comportamento connotato da grave e inescusabile negligenza”. È un documento di tre pagine, quello contentente la contestazione di illecito disciplinare per i giudici milanesi Monica Fagnoni e Stefano Caramellino della corte d'Appello milanese e per Micaela Serena Curami (attualmente in servizio presso la corte di Cassazione), dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Tre pagine contenenti le sette “circostanze” che “avrebbero potuto portare a una diversa decisione, se opportunamente ponderate”, rispetto alla concessione degli arresti domiciliari ancorché con “l'applicazione del braccialetto elettronico” ad Artem Uss, imprenditore 40enne attualmente fuggiasco.

Gli arresti domiciliari vengono concessi ad Uss il 25 novembre 2022, e la fuga avviene il 22 marzo all'indomani dell'autorizzazione alla sua estradizione verso gli Stati Uniti. Nel corso di questi mesi, il braccialetto elettronico ha suonato decine di volte. Per la procura, che ha nominato un consulente, si sarebbe trattato di un malfunzionamento. Ma l'azienda Fastweb ha escluso categoricamente che il braccialetto non funzionasse.

Ricostruisce il ministro nel documento: Uss, cittadino russo e residente in Russia, era stato fermato il 17 ottobre in esecuzione di un mandato di arresto internazionale degli Stati Uniti dal “personale di polizia ai controlli di sicurezza dell'aeroporto di Malpensa, mentre era in partenza per Istanbul (Turchia), con il volo TK18986 alle ore 14,55, insieme alla compagna Maria Yagodina”. Uss, spiega il ministro, “godeva di appoggi internazionali, che gli avevano consentito di allontanarsi dal luogo di commissione dei reati per il quale pendeva la richiesta di estradizione e di soggiornare all'estero”. Sempre nel documento si fa riferimento a una nota dell'Interpol del 16 ottobre 2022 in cui si comunicava che “l'estradando aveva rilevanti interessi economici in società situate in Germania e nel Krai di Krasnoyarsk ed era il figlio di un politico russo; ricopriva anche una posizione dirigenziale in una filiale di un conglomerato petrolifero russo controllato dallo Stato e deteneva una quota di Nda GmbH, che aveva gestito una filiale in Svizzera ("Nda Ag”).

Altro punto evidenziato da Nordio: “Uss possedeva e controllava diverse entità societarie in altre giurisdizioni del mondo”, ovvero in Malesia, in Russia, negli Emirati Arabi Uniti. Punto 5, forse il più rilevante: “Uss disponeva di rilevanti consistenze economiche”. E infine, ai punti 6 e 7: “Con nota del 25.10.2022 il Department of Justice degli Stati Uniti di America chiedeva il mantenimento della misura della custodia cautelare in carcere di Uss Artem Aleksandrovic, basata sul pericolo di fuga”.

E, rincara infine, con una nota del 19 ottobre, il ministro della Giustizia “chiedeva alla Corte d'Appello di Milano il mantenimento della misura cautelare in carcere, allo scopo di assicurare la consegna di Artem Aleksandrovic Uss alle autorità degli Stati Uniti d'America”.

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