L'Italia ha ottenuto l'estradizione dell'immobiliarista Danilo Coppola dagli Emirati Arabi. Questa mattina all'alba, infatti, l'uomo è stato imbarcato su un volo in partenza da Abu Dhabi in direzione dell'aeroporto di Roma Fiumicino a seguito della decisione assunta dalle autorità giudiziarie e governative degli Emirati sull'estradizione. Su Coppola, infatti, pendeva un ordine di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzioni della Corte d'Appello di Milano con l'accusa di bancarotta. È stato arrestato lo scorso dicembre proprio negli Emirati Arabi e ora al suo ingresso in Italia dovrà scontare la pensa residua di 6 anni, 2 mesi e 12 giorni in seguito alla condanna passata in giudicato nel luglio 2022.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso "soddisfazione per l'avvenuta estradizione in Italia". La decisione, si spiega, "è stata assunta dopo intense attività giuridico-diplomatiche negli ultimi mesi, a seguito della visita del ministro Nordio ad Abu Dhabi nel febbraio scorso". Nella sua nota, il Guardasigilli ha voluto anche ringraziare "il ministro Al Nuaimi per la intensa collaborazione che abbiamo sviluppato nell'ambito del trattato bilaterale di estradizione: nei prossimi giorni gli parlerò per ringraziarlo personalmente". L'estradizione di Coppola, conclude Nordio, "dimostra che per noi non può esservi nessuna impunità per chi commette crimini in Italia e cerca rifugio all'estero".
Coppola era uno dei cosiddetti "furbetti del quartierino" e quando è stato arrestato ad Abu Dhabi risultava essere latitante da oltre un anno. La condanna per bancarotta è arrivata a seguito del crac del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima e di Porta Vittoria. Da 17 anni Coppola ha a che fare con la giustizia italiana e questo per lui non è stato il primo arresto. Nel suo passato si trovano anche accordi con l'Agenzia delle Entrate per il rientro, oltre che intemerate contro la Giustizia in quanto lui, anche dal letto di ospedale, non ha esitato a definirsi innocente. Una delle "imprese" più note di Coppola, che nell'ambiente era noto come "Er Cash", è la scalata della Bnl insieme all'altro "furbetto", Stefano Ricucci, che ha dovuto fare a sua volta i conti con la giustizia.
Nei giorni dell'arresto, l'avvocato di Coppola dichiarò di credere "fortemente nella sua innocenza, tanto che stiamo pensando di chiedere la revisione del processo" e che il suo assistito è stato fermato "in un centro commerciale ad Abu Dhabi mentre stava facendo la spesa, perché là hanno le telecamere con riconoscimento facciale che lo
hanno inquadrato". A dicembre ottenne la libertà ma ora l'immobiliarista verrà tradotto nuovamente in carcere, probabilmente a Regina Coeli, dove nel 2007 aveva tentato gesti di autolesionismo che lo avevano poi portato al ricovero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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