Mps, al via l'udienza preliminare per Profumo e Viola. "4mila richieste richieste di parti civili"

I vertici della banca senese sono sospettati di aver commesso i reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e aggiotaggio, rettifiche e coefficienti patrimoniali di vigilanza

Mps, al via l'udienza preliminare per Profumo e Viola. "4mila richieste richieste di parti civili"
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Sono circa 4mila le persone e le associazioni che hanno presentato al Tribunale di Milano la richiesta di costituzione di parti civili nell'udienza preliminare del processo riguardante la contabilizzazione per i crediti deteriorati nei bilanci del Monte dei Paschi di Siena dal 2014 al 2016. Il gup Fiammetta Modica ha rinviato al 26 giugno, al 10 luglio e al 18 settembre 2023, nell'aula bunker di San Vittore, il procedimento che vede coinvolti come imputati gli ex presidenti dell’istituto di credito toscano Alessandro Profumo e Massimo Tononi, l'ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l'ex dirigente Arturo Betunio.

Le accuse

Gli indagati sono sospettati di aver commesso i reati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e aggiotaggio per non aver inserito correttamente nei documenti contabili i dati su risultati d'esercizio, rettifiche e coefficienti patrimoniali di vigilanza. Il rinvio del giudice dell’udienza preliminare da la possibilità agli avvocati della difesa di analizzare le migliaia di richieste di costituzione di parti civili. I magistrati titolari dell’inchiesta sui vertici del Monte dei Paschi di Siena sono i pubblici ministeri Giovanna Cavalleri, Cristiana Roveda e Roberto Fontana.

La richiesta di archiviazione respinta

Nel corso delle indagini si è già assistito a una richiesta di archiviazione da parte della procura, respinta dal gip Guido Salvini, che ha affidato ai periti Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferrandini una nuova analisi delle rettifiche sui crediti deteriorati e degli aumenti di capitale di Monte dei Paschi di Siena avvenuti in quegli anni. Sulle istanze di costituzione di parte civile il giudice deciderà nella prossima udienza del 26 giugno. Non hanno chiesto di entrare come parti civili né il Monte dei Paschi di Siena né la Consob, che erano indicate tra le parti offese nella richiesta di rinvio a giudizio. Il prossimo mese alcune parti potrebbero chiedere la citazione dell’istituto di credito come responsabile civile.

L’indagine

Il filone d'inchiesta sulla banca senese, il terzo a Milano, è relativo "ai bilanci e alle comunicazioni al mercato per gli anni 2014/2015/2016" con riferimento alla "relazione semestrale pubblicata il 29 luglio 2016". Dopo il rigetto della richiesta di archiviazione da parte del gip Salvini, c’è stata la perizia dei tecnici incaricati che ha prodotto ben 6mila pagine. Gli esperti avevano concluso che, tra il 2012 e il 2015, il Monte dei Paschi di Siena non aveva contabilizzato tempestivamente nei propri bilanci rettifiche su crediti per complessivi 11,42 miliardi di euro.

Originariamente il numero degli indagati era maggiore, ma per molti la posizione è stata successivamente stralciata in vista di una richiesta di archiviazione, così come è accaduto anche per la banca, dopo la chiusura delle indagini, che era stata iscritta per la responsabilità amministrativa.

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