Omicidio Ravasio, fermata un'ottava persona: doveva creare un diversivo durante l'esecuzione

Si tratta di un 45enne nordafricano a cui è stato promesso un appartamento se avesse partecipato all'azione fingendo un malore e bloccando la strada

Omicidio Ravasio, fermata un'ottava persona: doveva creare un diversivo durante l'esecuzione
00:00 00:00

Si ingrossa la schiera di persone fermate dalle forze dell'ordine per l'omicidio di Fabio Ravasio, ammazzato mentre era in bicicletta dopo essere stato travolto in auto da una Opel Corsa nera il 9 agosto a Parabiago. I carabinieri della compagnia di Legnano e il pm di Busto Arsizio, Ciro Caramore, stanno stringendo il cerchio attorno a tutte le persone che, in un modo o nell'altro, hanno collaborato all'omicidio, che sarebbe dovuto passare come incidente stradale. L'ottava persona del gruppo criminale, capitanata dalla compagna della vittima, Adilma Pereira Carneiro, è un 45enne nordafricano disoccupato, che è stato coinvolto nel piano con la promessa di ottenere un appartamento.

Il suo ruolo è stato quello di creare una distrazione di massa, un diversivo, fingendo un malore in modo tale da indurre i passanti a prestargli soccorso bloccando il traffico. A quel punto, grazie alla sua recita, si sono create le condizioni per compiere l'omicidio. Nella giornata di ieri è stato fermato anche un meccanico 40enne, il cui ruolo sarebbe stato quello di consigliare agli autori materiali dell'omicidio l'utilizzo dell'Opel Corsa nera tra le varie vetture che avrebbero potuto impiegare per il delitto. L'accusa nei suoi confronti è di concorso in omicidio volontario aggravato. Per questo motivo è stato portato nella casa circondariale di Busto Arsizio in attesa dell'udienza di convalida.

Secondo il gip, il piano così articolato e ampio è stato architettato dalla compagna di Ravasio che è "schiava della sua cupidigia, vuole sempre di più". Secondo il gip di Bisto Arsizio, Anna Giorgetti, è una donna "che mette al centro della sua esistenza il denaro. Sembra emergere (...) che Adilma Pereira Carneiro non sia mai paga, non sia soddisfatta dall'avere avuto intestata una proprietà immobiliare di certo rilievo", ossia una villa con piscina per il cui "acquisto è riuscita ad ottenere una sorta di 'finanziamento' da parte dei genitori di Fabio Ravasio".

La gip prosegue nel suo elenco, spiegando che sembra emergere che "non sia soddisfatta dal dimorare in un'altra villa, dove vive con cinque figli minorenni, di cui due avuti dalla vittima" e che non "sembra

esserle sufficiente avere un immobile a Menton ed ancora una proprietà rurale che si propone di ristrutturare; non le è sufficiente, nemmeno, avere due autovetture Mercedes e una Bmw".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica