La Procura di Milano ha chiesto al gip il giudizio immediato per resistenza a pubblico ufficiale a carico di Fares Bouzidi, l'amico di Ramy Elgaml, morto a 19 anni, e che guidava lo scooter inseguito per otto chilometri dai carabinieri, nella notte tra il 23 e il 24 novembre. Per quanto concerne la tranche sull’omicidio stradale, contestato anche all’agente dei carabinieri alla guida della gazzella inseguitrice, le indagini sono ancora in corso. Stesso discorso per i reati di depistaggio e frode processuale e favoreggiamento contestati a due militari.
Secondo il capo d'imputazione Bouzidi avrebbe commesso la resistenza "ponendosi alla guida del motociclo TMax di colore scuro, senza avere conseguito la patente di guida e dopo avere assunto sostanze stupefacenti (Thc), omettendo di fermarsi, dapprima di fronte all'intimazione dell'alt da parte della Pattuglia Volpe 40 del Nucleo Radiomobile, accelerando improvvisamente e sfiorando l'autoradio di servizio, che nell'immediatezza azionava i dispositivi di segnalazione luminosa e acustica di emergenza, con violenza e minaccia consistite nel darsi a precipitosa fuga a velocità elevatissima per circa otto chilometri, attuando manovre pericolose per l'incolumità della persona trasportata, delle pattuglie che si erano poste al suo inseguimento".
Fares Bouzidi era stato arrestato in flagranza con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, mentre era indagato a piede libero per omicidio stradale. L’amico di Ramy è poi tornato in libertà lo scorso 17 dicembre: la gip di Milano ha optato per una misura cautelare più leggera sia per motivi terapeutici, sia perché ha ritenuto che le esigenze cautelari si erano affievolite. Il ventiduenne ha l’obbligo di firma e deve presentarsi due volte alla settimana al comando di Polizia vicino alla residenza.
Pochi giorni fa Fares Bouzidi si è presentato davanti al gup meneghino Lorenza Pasquinelli per un’altra vicenda, legata all’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di lieve entità.
I fatti risalgono al settembre del 2022: lo straniero venne sorpreso dalle forze dell’ordine con circa 6 grammi di hashish. Il giovane ha chiesto la messa alla prova, ipotesi bocciata dal pubblico ministero Giancarla Serafini. Attesa una decisione del giudice il prossimo 11 febbraio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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