Viaggiava sul treno senza aver acquistato in precedenza alcun titolo di viaggio. Ed una volta scoperto, avrebbe minacciato verbalmente ed aggredito tanto il controllore quanto i poliziotti giunti sul posto per ricondurlo alla ragione, rivolgendo epiteti ingiuriosi nei confronti di questi ultimi. Per questo motivo nelle scorse ore, sul banco degli imputati del tribunale di Perugia, è finito un giovane di 26 anni originario della Nigeria, chiamato a rispondere delle accuse di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Lo riporta la testata online PerugiaToday, ricordando il primo atto sul piano giudiziario scaturito da un episodio svoltosi in Umbria poco più di due anni fa. Stando alla ricostruzione dei fatti effettuata dagli inquirenti, era infatti il 7 settembre del 2020 quando l'extracomunitario salì su un treno regionale, sprovvisto di biglietto.
Il controllore in servizio quel giorno, dopo aver provveduto a controllare i titoli di viaggio degli altri utenti presenti nello scompartimento, chiese la cortesia di mostrare il ticket anche al ventiseienne. Una richiesta che quest'ultimo non avrebbe affatto accolto di buon grado e al tempo stesso si sarebbe rifiutato di fornire le proprie generalità al dipendente di Trenitalia, che a quel punto avrebbe dovuto da regolamento provvedere ad elevare la contravvenzione prevista in casi del genere. Lo straniero avrebbe dato in escandescenze, iniziando ad insultare e a minacciare il controllore dinanzi agli altri viaggiatori, che assistevano alla scena attoniti e preoccupati dalla piega che stavano prendendo gli eventi. E l'africano non si è calmato nemmeno all'arrivo degli agenti della polizia ferroviaria, allertati dal capotreno per evitare che la situazione degenerasse. Al contrario, ormai fuori di sé, si sarebbe fatto ancora più minaccioso.
"Siete tutti idioti e ignoranti, dovete morire tutti" una delle frasi che avrebbe rivolto loro, prima di passare direttamente alle mani. Sarebbe poi balzato addosso agli operatori della Polfer, tentando prima di sottrarsi ad un ulteriore accertamento e poi di prenderli a testate, per convincerli a desistere. Secondo l'accusa infatti, l'uomo "usava violenza e minaccia tentando di dare una testata e scagliandosi addosso più volte ad uno dei tre pubblici ufficiali che compivano un atto del loro ufficio, rappresentato dalla identificazione”. resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre che per il rifiuto di esibire i documenti di identità agli agenti. E con la prima udienza andata in archivio, il processo proseguirà nelle prossime settimane sino ad arrivare alla sentenza definitiva.
Il nigeriano venne alla fine fermato e denunciato per- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.