"Siamo accaniti sostenitori del fatto che anche gli emigranti debbano rispettare le nostre leggi". Un proposito più che condivisibile, quello lanciato da Luigi Lucchi, sindaco di Berceto (un paese della provincia di Parma). Dov'è quindi la particolarità? Che a far proprio uno dei tradizionali cavalli di battaglia del centrodestra è stato un primo cittadino civico di formazione socialista e vicino alla sinistra (anche se in passato non ha risparmiato attacchi al Partito democratico e al centrosinistra e si era distinto per iniziative provocatorie, come l'autodenuncia per alto tradimento). Un pensiero condiviso a margine degli ultimi sviluppi della vicenda legata alla morte di Saman Abbas, la giovane pakistana scomparsa da Novellara (in Emilia Romagna, nella provincia di Reggio Emilia) nel 2021 e ritrovata priva di vita sul finire nello scorso anno.
Il processo, com'è noto, è in corso: i principali indiziati restano lo zio e due cugini della ragazza, accusati di averla uccisa su indicazione della famiglia e del padre (che si trova in Pakistan, in attesa dell'estradizione). Qual è quindi il nesso fra Berceto e Saman? La cittadinanza. La giovane era infatti diventata cittadina onoraria di Berceto proprio su iniziativa di Lucchi, che andando oltre un certo immobilismo mostrato sulla questione (perlomeno inizialmente) evidenziato dall'area politica alla quale fa riferimento, non aveva esitato a prendere posizione contro i familiari della vittima. Al punto che il Comune di Berceto si era costituito parte civile nel processo penale nei confronti della famiglia Abbas. Una richiesta che il presidente della Corte d'Assise di Reggio Emilia ha rigettato proprio nelle scorse ore, ma il pensiero di Lucchi non cambia: si è ribadito favorevole all'integrazione e all'occorrenza, ma ha ribadito come gli stranieri siano tenuti al rispetto della legge italiana.
E non ha esitato a scagliarsi con forza contro alcuni precetti dell'islam, con buona pace della sinistra. “Il Comune di Berceto desidera dare il proprio contributo per favorire la convivenza. A Berceto, del resto, esistono ben trentanove etnie. Siamo impegnati, come istituzione, a tutelare i diritti delle nuove generazioni che in Italia, per legge, non debbono sottostare a riti o ad usanze tribali e barbariche - il pensiero di Lucchi, espresso in una nota - siamo accaniti sostenitori del fatto che gli emigranti debbono rispettare le nostre leggi.
Troviamo forviante e ingiusto chiedere di avere i nostri valori. Si tratta di un campo non ben definito. Gli emigranti però, come tutti, debbono rispettare le nostre leggi. E la nostra legge vieta matrimoni combinati”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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