"89 secondi alla mezzanotte". L'Orologio dell'Apocalisse vicino all'ora X

L'orologio, che segna metaforicamente la distanza dal disastro planetario, è stato impostato su 89 secondi alla mezzanotte, il valore più vicino all'ora fatidica da quando è stato creato

"89 secondi alla mezzanotte". L'Orologio dell'Apocalisse vicino all'ora X
00:00 00:00

L'umanità è sempre più vicina alla sua distruzione, almeno a giudicare dalle lancette del famigerato Orologio dell'Apocalisse. Un orologio che, dal 1947 in poi, segna la distanza minima da una catastrofe globale e che viene aggiornato ogni anno dal Bulletin of Atomic Scientists, l'organizzazione dei fisici atomici fondata nel 1945 da Albert Einstein. Il dispositivo, che segna metaforicamente la distanza dal disastro planetario causato dai progressi tecnologici compiuti dall'uomo, è stato impostato su 89 secondi alla mezzanotte, il valore più vicino all'ora X da quando è stato creato; uno in meno rispetto ai 90 secondi del 2023 e del 2022. Nell'anno della creazione del Doomsday Clock, quando le lancette vennero fissate a 7 minuti alla mezzanotte, il pericolo maggiore proveniva dalle armi nucleari e dalla corsa agli armamenti in atto tra Stati Uniti e Unione Sovietica, mentre nel 2024 i fisici hanno indicato tra i principali motivi di preoccupazione le guerre in Ucraina e a Gaza, il cambiamento climatico e la grande accelerazione delle tecnologie basate sull'Intelligenza Artificiale.

Cosa dice l'Orologio dell'Apocalisse

"Abbiamo impostato l'orologio più vicino alla mezzanotte perché non vediamo progressi positivi nelle sfide globali che ci troviamo ad affrontare, tra cui il rischio nucleare, il cambiamento climatico, le minacce biologiche e i progressi nelle tecnologie dirompenti", ha affermato Daniel Holz, presidente del comitato scientifico e di sicurezza del Bulletin. "Spostando l'orologio in avanti, inviamo un segnale forte. Poiché il mondo è pericolosamente vicino al precipizio, qualsiasi movimento verso la mezzanotte dovrebbe essere preso come un'indicazione di estremo pericolo e un avvertimento inequivocabile", ha aggiunto Holz.

È molto lontano, invece, il record del 1991, quando la fine della guerra fredda e la firma del trattato sulla riduzione delle armi nucleari fece spostare indietro l'ora a ben 17 minuti dalla mezzanotte. Finora i fisici hanno deciso 25 aggiornamenti dell'orologio dell'Apocalisse: tra questi, solo 8 volte le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte. L'ultima è accaduta nel 2010, quando poco prima dell'inizio dell'anno, durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Copenaghen, i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo concordarono di assumersi la responsabilità delle emissioni di gas serra e di limitare l'aumento della temperatura globale, mentre Russia e Stati Uniti pianificarono ulteriori riduzioni per gli arsenali nucleari. Ciò fece tornare indietro di 1 minuto le lancette, dai 5 minuti stabiliti nel 2007. L'orologio è scattato poi nuovamente in avanti nel 2012 avvicinando sempre più l'umanità al disastro planetario, fino ad arrivare ai 90 secondi fissati nel 2023.

A cosa serve il Doomsday Clock

È un modo simbolico per mostrare al pubblico quanto, secondo il Bulletin of Atomic Scientists, il mondo sia vicino a un'apocalisse provocata dall'uomo. La mezzanotte rappresenta l'annientamento totale della Terra. Se l'orologio si avvicina a questo traguardo significa che l'umanità si sta avviando verso l'autodistruzione. È ovviamente anche possibile che l'orologio si allontani dalla mezzanotte, e in quel caso vuol dire che l'umanità ha preso misure nel corso dell' ultimo anno per ridurre i rischi dell'apocalisse. "Il Doomsday Clock è un progetto che mette in guardia il pubblico su quanto siamo vicini a distruggere il nostro mondo con le tecnologie pericolose di nostra creazione. È una metafora, un promemoria dei pericoli che dobbiamo affrontare se vogliamo sopravvivere sul pianeta", si legge sul sito web dell'organizzazione scientifica.

L'idea dell'orologio risale al 1947, quando le armi nucleari rappresentavano il pericolo maggiore per l'umanità, e nebtre gli Stati Uniti e la Russia si avviavano verso una preoccupante corsa agli armamenti. L'artista Martyl Langsdorf fu incaricata di progettare una nuova copertina per la rivista Bulletin of the Atomic Scientists. Era sposata con Alexander Langsdorf, un fisico che lavorò al Progetto Manhattan e che costruì le prime bombe atomiche al mondo. Ascoltò gli scienziati che lavoravano alla bomba nucleare, e le sottolinearono l'importanza di trasmettere un senso di urgenza al pubblico circa le conseguenze della nuova tecnologia. Fu allora che Langsdorf cambiò il suo design dal simbolo dell'uranio a un orologio per comunicare che non c'era più tempo.

I membri ogni anno soppesano le due domande seguenti per decidere dove dovrebbe essere l'orologio: l'umanità è più sicura o è a maggior

rischio quest'anno rispetto all'anno scorso? L'umanità è più sicura o è a maggior rischio rispetto ai 78 anni in cui l'orologio è stato impostato? In base alle risposte fornite, le lancette vengono spostate avanti o indietro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica