"Vuole nascondere i cadaveri". Polemica sul governatore di Valencia

Poche ore prima che la Dana seminasse morte e distruzione, Carlos Mazón rassicurava: “Nessun pericolo”

"Vuole nascondere i cadaveri". Polemica sul governatore di Valencia
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Più di duecento vittime, decine di dispersi, città distrutte. L’alluvione ha inferto un colpo durissimo a Valencia, una catastrofe senza precedenti. Ed emergono i primi j’accuse. Nel mirino è finito il governatore Carlos Mazón, reo di aver negato l’emergenza. Nelle ultime ore è spuntato un video che imbarazza l’avvocato 50enne, risalente a poche ore prima che la Dana seminasse morte e distruzione. Una clip cancellata dagli account social ma ripescata dai giornali spagnoli:“Secondo le previsioni, il temporale si sta spostando, questo fa sperare che verso le 18 diminuirà la sua intensità su tutto il territorio”.

Nel suo intervento, il governatore di Valencia evidenziava che non si registravano danni, nemmeno l’allerta idrologica. Nulla di cui preoccuparsi, il riassunto. L’ipotesi è che abbia sottovalutato la gravità dell’alluvione, da qui le contestazioni a pioggia riportate dal Corriere: martedì il mancato allarme, mercoledì lo scaricabarile smentito giovedì e ancora venerdì l’invito inascoltato ai volontari di non recarsi nelle zone a rischio e oggi la chiusura delle vie d’accesso a quei sobborghi. Vuole nascondere i cadaveri, il pesante addebito comparso sui social.

Il governatore di Valencia non ha ancora dichiarato lo stato d’emergenza, eppure ha proibito la mobilità. Non si tratta di un dettaglio trascurabile: con questo passaggio formale avrebbe dovuto farsi carico della gestione dei soccorsi. Invece l’esercito è intervenuto solo ieri con i propri mezzi, a 72 ore dall’alluvione che ha causato il disastro. Ieri è arrivata anche la presa di distanza del governo centrale, tranchant la ministra della Difesa Margarita Robles: “Per fortuna il governatore ha capito che l’esercito è assolutamente indispensabile, e da allora siamo ovunque e continueremo ad esserci”.

Altro discorso che sarà affrontato una volta terminata l’emergenza sarà quello relativo allo smantellamento dell’Unidad valenciana de emergencias, nota con l’acronimo Uve, una sorta di protezione civile locale ideata per fare fronte alle possibili catastrofi. Istituito nel febbraio 2023 dal socialista Ximo Puig, l’ente è stato tagliato da Mazón subito dopo la vittoria alle elezioni nell’ambito di una ristrutturazione del settore pubblico.

Pedro Sanchez ha annunciato l'invio di 5.000 soldati e altri 5.000 tra poliziotti e gendarmi per aiutare gli abitanti del sud-est del Paese."Quello attuale è il più grande dispiegamento di forze armate realizzato in Spagna in tempo di pace e che ha realizzato 4.500 salvataggi e aiutato più di 30.

000 persone", l'intervento del premier: "Sono felice che il presidente della Comunità valenciana Carlos Mazon abbia deciso di chiedere 5.000 soldati e annuncio che il governo procederà con tale schieramento - ha continuato Sanchez - Oggi 4.000 andranno a Valencia e domani vi arriveranno i restanti 1.000". Seguiranno aggiornamenti.

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