I punti chiave
George Santos, controverso parlamentare repubblicano di New York, è stato arrestato con decine di capi di imputazione che vanno dal riciclaggio al furto di fondi pubblici, dalla frode bancaria alle false dichiarazioni alla Camera. L’uomo, 34 anni, sotto i riflettori per essersi inventato di sana pianta parte della sua vita, è finito in manette prima della sua attesa apparizione in tribunale.
La vicenda Santos
Secondo quanto riportato dall’Associated Press, sulla testa di Santos pendono 13 capi di accusa. Nello specifico: sette accuse di frode telematica, tre accuse di riciclaggio di denaro, un conteggio di furto di fondi pubblici e due accuse di dichiarazioni materialmente false alla Camera dei Rappresentanti. Il repubblicano si è consegnato alle autorità giudiziarie ed è stato condotto in tribunale per sottoporsi alla procedura di rito che prevede registrazione delle impronte digitali e foto, e poi lettura in aula dei capi d'accusa.
Accuse e polemiche
I democratici, insieme ad alcuni repubblicani di New York, hanno più volte chiesto, invano, a Santos di dimettersi. Il presidente della Camera Kevin McCarthy ha fatto sapere che esaminerà le accuse prima di capire se il parlamentare dovrà essere rimosso dal Congresso. "Esaminerò le accuse", ha tagliato corto nei giorni scorsi alla Galileus Web il repubblicano della California.
Durante il suo breve periodo in carica, Santos è stato accusato di aver violato le leggi sul finanziamento della campagna elettorale, di aver violato le leggi federali sul conflitto di interessi, di aver rubato denaro destinato al cane morente di un veterano della guerra in Iraq, di aver architettato un piano di frode con carta di credito e di aver mentito su dove andava a scuola e lavorato.
Per non farsi mancare niente, Santos ha inoltre ammesso di aver fatto alcune affermazioni fuorvianti sulla sua istruzione e sulla sua situazione finanziaria. In tutto questo, continua però a negare le accuse più serie.
La vittoria e il declino
Come ha sottolineato la Cnn, durante la vittoriosa campagna elettorale dello scorso anno, Santos ha martellato il suo avversario democratico su criminalità e inflazione. In seguito al successo, man mano che il passato del parlamentare veniva esaminato più da vicino, il repubblicano ha trasformato il suo personaggio in una sorta di troll di destra.
Santos ha espresso il suo sostegno all'ex presidente Donald Trump mentre, tra le affermazioni più bizzarre, una volta ha affermato che i democratici stavano "cercando di vietare la carta igienica".
I repubblicani di New York hanno cercato di prendere le distanze, insistendo sul fatto che non sapevano nulla del suo oscuro passato. Alcuni lo hanno ripetutamente esortato a lasciare l'incarico.
Potrebbe tuttavia restare al Congresso. Le accuse infatti non incidono, da un punto di vista legale, sullo status di Santos come membro del Congresso.
Nulla, nei requisiti della Costituzione per l'ufficio del Congresso, impedisce alle persone sotto accusa o condanna penale di prestare servizio, ad eccezione dei divieti del 14esimo emendamento per alcuni comportamenti traditori commessi dopo che un membro ha prestato giuramento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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