
La stretta del presidente Donald Trump sulla partecipazione degli atleti transgender agli sport femminili inizia a dare i suoi frutti, anche al livello delle competizioni scolastiche. Il Washington Post ha riportato una storia che arriva dalla Virginia con protagonista Eliza Munshi, studentessa nata maschio e che ha effettuato la transizione di genere.
Ad inizio 2025, la giovane si è iscritta alla squadra di atletica leggera della scuola superiore di Falls Church. Secondo quanto riferito dal quotidiano statunitense, ha preso questa decisione dopo la dichiarazione della Virginia High School League, che aveva espresso la sua intenzione di non allinearsi con l’ordine esecutivo della Casa Bianca e di garantire una deroga alle ragazze transgender per partecipare alle competizioni femminili. Il dietrofront della Lega, però, è arrivato nel giro di pochi giorni.
Ora, il manuale aggiornato dell’associazione sportiva specifica il divieto per i maschi che hanno effettuato la transizione di genere di “partecipare a squadre sportive femminili, fatta eccezione per le cheerleader”. Una citazione diretta, questa, all’ordine firmato da Donald Trump a febbraio e intitolato “No agli uomini negli sport femminili”. “Non volevamo che le nostre scuole dovessero avere conflitti tra seguire la Lega e aderire all'ordine esecutivo”, ha affermato il direttore della Lega.
Secondo il Washington Post, la notizia è stata comunicata a Munshi durante il suo quarto allenamento e la giovane ha deciso di continuare a gareggiare passando nella squadra dei ragazzi, per evitare problemi alle sue compagne.
Il presidente Usa aveva già comunicato la sua volontà di escludere gli atleti trans dalle competizioni femminili in campagna elettorale. “Difenderemo le atlete e non permetteremo agli uomini di colpire, far male e imbrogliare donne e ragazze. Da oggi, gli sport femminili saranno solo per donne”, aveva dichiarato Trump alla firma del documento, volto in primis a impedire agli uomini di competere con le donne durante le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
In quell’occasione, il tycoon aveva ricordato anche il caso di Imane Khelif, oro nel pugilato a Parigi e travolta dalle polemiche: “Chi può dimenticare le Olimpiadi dello scorso anno, dove un pugile uomo ha rubato la medaglia d'oro dopo aver brutalizzato le sue avversarie al punto che una campionessa si è dovuta ritirare dopo soli 46 secondi”.
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