I dipendenti di un'azienda friulana avevano pensato di immortalare il loro viaggio a Parigi pubblicando sul sito web aziendale una veduta notturna della Tour Eiffel. Un modo per ricordare la trasferta e magari per dare un tocco internazionale in più alla ditta. Eppure, un gesto all'apparenza innocuo rischia di costare caro all'impresa, che si è vista recapitare dalla Francia una diffida ed una richiesta di risarcimento pari a 1500 euro. Una vicenda surreale che risale a qualche giorno fa, stando a quanto riportato da Today. Tutto è iniziato da alcune fotografie pubblicate dagli impiegati della ditta del Friuli, in particolare una che ritraeva la Tour illuminata. E dopo averla pubblicata, hanno ricevuto la brutta sorpresa: ad inviare la diffida è stato uno studio legale di Parigi che ha agito per conto della Seti - Société d'Exploitation de la Tour Eiffel, ossia società a partecipazione pubblica che ha in gestione il monumento progettato dall'ingegnere Gustav Eiffel nel XIX secolo ed inaugurato per l'Esposizione Universale di Parigi del 1889.
Il motivo? Non va ricercato nella Torre: al centro della querelle non c’è infatti il monumento in sè, ma ci sarebbe il sistema di illuminazione dell’icona di Parigi che, secondo la società francese, è un'opera dell'ingegno risalente agli Anni '80. E proprio per questo motivo, essendo stato ideato "solo" nel 1985, è ancora sotto copyright. Questo perché la Francia applica a quanto pare la legge sul copyright dell'Unione Europea, che prevede che ogni opera artistica (che sia una foto, un video, una canzone o un monumento) sia protetta per tutta la durata della vita del suo creatore più altri settant'anni.
Secondo questo ragionamento, la Tour in sè è quindi fotografabile senza problemi, considerando che l'ingegner Eiffel è deceduto nel lontano 1923. Ma il diritto d'autore sulle luci artificiali che di notte illuminano il monumento e che vengono a quanto pare considerate a tutti gli effetti un'installazione artistica è al contrario ancora vigente. E per poter fotografare la Tour quando l'impianto d'illuminazione è in funzione servirebbe in linea teorica un apposito permesso rilasciato per l'appunto dalla Société d’Exploitation de la Tour Eiffel. La stessa che ha diffidato l'azienda italiana, chiedendo il riconoscimento economico del diritto d'autore.
A prescindere da quello che sarà l'esito della contesa, c'è già una certezza: qualora dovessero tornare nella Ville Lumiere, c'è da scomettere che i dipendenti dell'impresa friulana avranno la premura di fotografare la Tour esclusivamente di giorno e con la luce solare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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