Oltre alle battaglie lungo le centinaia di chilometri del fronte e gli assedi delle grandi città, in Ucraina si combatte anche una guerra nascosta, fatta di operazioni dietro le linee nemiche e raccolta di vitali informazioni di intelligence. Secondo indiscrezioni del New York Times, la Cia starebbe aiutando i servizi segreti di Kiev in questa shadow war.
La cooperazione tra l’agenzia americana e la sua controparte del Paese invaso ha portato alla realizzazione di 12 basi segrete lungo il confine con la Russia, dove centinaia di ufficiali raccolgono ogni giorno quantità enormi di dati sulla posizione delle forze della Federazione, i loro obiettivi e i potenziali bersagli di attacchi missilistici. Stando alle dichiarazioni di alcuni ufficiali della Cia riportate dal quotidiano americano, il volume di informazioni è talmente elevato che centinaia di documenti vengono costantemente inviati alla sede centrale dell’agenzia a Langley, in Virginia, per essere analizzati e processati.
La collaborazione tra gli organismi d’intelligence dei due Paesi ha mosso i primi passi nel 2014, appena dopo la cacciata del governo filo-russo e l’annessione della Crimea. Inizialmente pare che gli americani non si fidassero degli ucraini, che hanno però provato le loro capacità e allineamento contro la Federazione consegnando alla base della Cia a Kiev decine di fascicoli contenenti informazioni sulla marina militare russa, compresi i progetti per nuovi sottomarini nucleari. Dal 2016 in poi, l’agenzia statunitense ha iniziato a inviare equipaggiamento nel Paese e ad addestrare gruppi d’élite come Unità 2245, in cui ha servito anche l’attuale capo dell’Sbu Kyrylo Budanov, e il Quinto direttorato, che sono riusciti a catturare droni e apparecchiature di comunicazione russe che i tecnici americani sono riusciti a decodificare, violando così i sistemi di crittografia di Mosca.
Durante gli anni, non sono mancate anche le tensioni. In particolare, le varie amministrazioni americani hanno sempre subordinato il loro supporto all’intelligence ucraina al rispetto del divieto di condurre operazioni letali. Una condizione, questa, che gli operativi di Kiev non hanno sempre rispettato. Lo stesso Budanov ha guidato un assalto dell’Unità 2245 in Crimea, che è costato la vita a diversi ucraini e non ha raggiunto i suoi obiettivi. L’avvenimento fece infuriare il governo di Barak Obama, in cui vi erano molti funzionari restii a provocare la Russia, ma la cooperazione si mantenne comunque solida.
Nel febbraio del 2022, quando le truppe di Vladimir Putin hanno dato il via all’invasione, un piccolo gruppo di operativi della Cia è rimasto nel Paese e gli Usa hanno fatto cadere qualunque divieto riguardo alle operazioni segrete di Kiev.
Oltre a concentrarsi sul territorio dove si sta combattendo ormai da due anni, inoltre, l’agenzia americana, la britannica MI6 e l’intelligence danese hanno anche formato una coalizione per addestrare una nuova generazione di spie ucraine, attive in Russia, Europa, Cuba e tutti gli altri Paesi dove Mosca ha una forte presenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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