"Sentirà Meloni e altri leader Ue": così Biden prepara la missione in Europa

Il presidente degli Stati Uniti telefonerà la prossima settimana al premier Giorgia Meloni, oltre che ai leader di Germania, Francia e Regno Unito. Una mossa che anticipa il viaggio in Polonia

"Sentirà Meloni e altri leader Ue": così Biden prepara la missione in Europa

Gli Stati Uniti chiamano l'Europa e l'Europa risponde: il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, telefonerà infatti la prossima settimana ai leader di Italia, Germania, Francia e Regno Unito: a riferirlo il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, durante un briefing con la stampa.

La settimana europea di Joe Biden

La serie di appuntamenti telefonici si inserisce all'interno della settimana europea del presidente americano, in occasione del primo anniversario dallo scoppio del conflitto in Ucraina: un viaggio che assume già l'aura della missione storica. "Per Biden il viaggio in Europa per il primo anniversario della guerra in Ucraina è molto importante", ha dichiarato John Kirby, precisando che il presidente incontrerà l'omologo polacco Duda "martedì, al suo arrivo a Varsavia per ringraziarlo di tutti gli sforzi compiuti dalla Polonia in questo anno di guerra". Biden ringrazierà, di fatto, anche il popolo polacco per i 3,8 miliardi di dollari in assistenza militare ed umanitaria forniti all'Ucraina nel corso dell'ultimo anno.

E per tutti gli sforzi che i polacchi ha fatto per accogliere generosamente oltre un milione e mezzo di rifugiati dall'Ucraina. Il presidente terrà un discorso presso i giardini del Castello reale di Varsavia martedì 21, a tre giorni dal primo anniversario della guerra in Ucraina. Il discorso è previsto alle 17.30: quasi un anno fa, il 27 marzo, Biden aveva tenuto un discorso in supporto dell'Ucraina che aveva procurato una guerra di nervi in quel del Cremlino. Lo stesso giorno terrà un discorso anche il presidente russo Vladimir Putin. Mercoledì Biden incontrerà poi i leader del gruppo 'Bucarest 9', i rappresentanti dei Paesi del fianco est della Nato.

Sebbene la Casa Bianca si affretti a dichiarare che "Al momento non è in programma nessun incontro tra Biden e Zelensky", non c'è luogo migliore della Polonia, per Biden, per radunare simbolicamente il mondo libero: non solo perchè terra di confine tra est e ovest, ma perchè nazione che ha subito più volte spartizioni e martiri di vario genere. Senza dimenticare che, all'inizio della guerra, milioni di ucraini sono fuggiti in Polonia e i polacchi li hanno accolti senza riserve.

Mistero sul discorso e sulle parole che il presidente Biden potrebbe rivolgere alla platea europea in un viaggio e un discorso così pieno di significati simbolici. Non si può non notare, infatti, che la Polonia sarà l'unica tappa della visita di Biden nonchè luogo dove egli ritorna in meno di un anno. L'inquilino della Casa Bianca userà, presumibilmente, il suo viaggio per sottolineare che gli Stati Uniti continueranno a essere solidali con l'Ucraina e il popolo ucraino per tutto il tempo necessario. Stanno, “dopo tutto, difendendo la libertà e la democrazia”. "[Biden] riaffermerà anche il fermo sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza della NATO", ha dichiarato Mark Brzezinski, ambasciatore degli Stati Uniti in Polonia.

Cosa Biden può chiedere agli alleati europei

"Non chiedete a Biden cosa può fare per l'Europa, ma cosa l'Europa può fare nella guerra in Ucraina". Parafrasando Jfk, il viaggio di Biden in Europa si presta a molteplici significati. La rinnovata effervescenza del presidente - quasi in campagna elettorale - dopo il suo Discorso sullo Stato dell'Unione raggiunge l'Europa con uno scopo ben preciso: "svegliare" gli alleati europei e rinvigorire la coesione nella Nato, nel momento in cui gli sforzi per sostenere Kiev si sono trasformati in una gazzarra all'ultimo carro armato. Su questo secondo punto, un inaspettato effetto positivo lo sta avendo, per paradosso, la drammatica vicenda del terremoto in Turchia e la conseguente earthquake diplomacy.

Il discorso di Biden avverrà a meno di 500 miglia dall'Ucraina. L'ultima volta che ha visitato la regione, ha compiuto una visita a sorpresa al confine polacco-ucraino, dove ha incontrato truppe della Nato e rifugiati ucraini. La vicinanza di Biden a Kiev alla vigilia della pietra miliare della guerra ha portato a ipotizzare una possibile visita nel Paese, alla quale hanno partecipato diversi leader europei nell'ultimo anno. La Casa Bianca non ha indicato se ciò potrebbe accadere. Oltre a incontrare il presidente polacco Andrzej Duda, Biden dovrebbe tenere colloqui anche con i leader dei Nove di Bucarest, il gruppo di ex repubbliche sovietiche attualmente parte dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico che comprende, oltre alla Polonia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca , Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Romania e Slovacchia.

Visitare l'Europa fornisce a Biden, inoltre, l'opportunità di promuovere di persona una maggiore unità all'interno dell'alleanza Usa-Europa: ha commentato, infatti, l'importanza di tale unione quando il 25 gennaio scorso ha annunciato l'invio di 31 carri armati Abrams in Ucraina. Ma, soprattutto, Biden giunge in Europa con i compiti ben fatti, al netto dei rumors sugli scricchiolii del supporto a Zelensky: la scorsa settimana, il Pentagono ha annunciato un nuovo pacchetto di sicurezza da 2,5 miliardi di dollari per l'Ucraina. Questo comprende veicoli corazzati e carri armati, nonché munizioni e razzi per il sistema HIMARS che l'Ucraina ha utilizzato per colpire con i posti di comando sul campo russi. Nel frattempo, il pallottoliere ora segna 26,7 miliardi di dollari in aiuti militari all'Ucraina dall'invasione della Russia da parte di Washington.

Nelle stesse ore in cui prende forma, i Paesi dell'Europa centrale alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco sono pronti al pressing su Stati Uniti ed Europa occidentale affinché non allentino la loro morsa su Putin.

Vedono il loro futuro come indissolubilmente legato a quello dell'Ucraina, e una vittoria russa - parziale o meno - come anche la loro sconfitta. Per loro, non ci può essere alcun conflitto congelato e nessun negoziato che possa lasciare al presidente russo Vladimir Putin la prossima mossa.

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