Aveva appena mosso pochi passi sul palco quando è inciampato cadendo rovinosamente a terra. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è si è piegato sulle ginocchia ruzzolando sul tappeto mentre partecipava alla cerimonia di consegna dei diplomi ai cadetti dell'Accademia dell'Aviazione militare americana, a Colorado Springs. Biden, che ha 80 anni, si è subito rialzato, appoggiandosi su un ginocchio, aiutato da tre persone che lo hanno accompagnato al suo posto.
Il presidente, senza scomporsi, una volta in piedi ha mostrato con l’indice qualcosa dietro di lui, come a voler indicare l’oggetto che lo aveva fatto inciampare. Il direttore della comunicazione della Casa Bianca, Ben LaBolt, ha detto su Twitter che Biden sta bene. Dopo la caduta il presidente è rimasto in piedi ad assistere alla fine della cerimonia.
I precedenti
Non è la prima volta che Biden perde l’equilibrio. Nel 2021 è inciampato tre volte mentre saliva la scaletta dell'Air Force One per volare ad Atlanta. Dopo essersi rialzato, togliendosi la polvere dal ginocchio, ha raggiunto la sommità della scaletta, facendo un saluto militare prima di entrare in cabina. Mentre si avvicinava all'aereo, il presidente sembrava leggermente zoppicante.
Le immagini finirono nei Tg di tutto il mondo. L’anno scorso, invece, il presidente è caduto mentre stava iniziando a fare un giro in bici a Rehoboth Beach, Delaware ma, anche in quel caso, si è subito rialzato. “Sto bene”, disse ai reporter che lo seguivano insieme agli agenti del Secret service. Biden spiegò che aveva avuto problemi nel togliere le scarpe dai pedali, cui erano agganciati con delle clip.
I dubbi sulla ricandidatura
Quando è stato eletto, Biden deteneva già il record di presidente più anziano della storia degli Stati Uniti. L’esponente dei democratici ha già fatto sapere che si ricandiderà alle elezioni del 2024 e, nel caso venisse eletto, al termine dei quattro anni di presidenza avrebbe la veneranda età di 86 anni. Il dato anagrafico preoccupa molto gli elettori americani, anche quelli appartenenti al suo partito. I sondaggi, infatti, sono inequivocabili: tanti sostenitori dei democratici vorrebbero un candidato più giovane.
La battaglia per la leadership, quindi, resta ancora aperta, anche perché manca ancora un anno al voto e tutto può succedere. Al momento, però, non ci sono fra i democratici figure in grado di insidiarlo.
Le candidature alla nomination di Robert F. Kennedy Jr., figlio dell’omonimo senatore assassinato e noto per le sue posizioni critiche sui vaccini, e Marianne Williamson, popolare scrittrice di libri di autoaiuto, sono per adesso ancora deboli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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