La Tunisia è nel caos, in particolare Sfax sta subendo la presenza massiccia e incontrollata dei migranti subsahariani che si trovano in città, in transito prima di raggiungere l'Italia. I tunisini sono sul piede di guerra, stanchi delle continue angherie da parte dei migranti irregolari subsahariani, che si difendono accusando gli altri di razzismo. Il cortocircuito in Tunisia ha raggiunto il suo apice a seguito dell'assassinio di due cittadini residenti per mano di stranieri: a seguito di questo, i militari e la polizia hanno iniziato le deportazioni forzate verso il deserto libico, scatenando ulteriormente la rabbia dei subsahariani.
Ma i tunisini non ci stanno a passare per xenofobi e razzisti e rivendicano quanto sempre fatto per aiutare gli irregolari nelle loro città, ricevendo in cambio solo irriconoscenza. "Da due anni aiutiamo i subsahariani e l'abbiamo fatto anche durante tutta l'intera crisi sanitaria. Gli abbiamo dato i nostri vestiti, aperto le case, dato il nostro cibo. Anche durante i mesi del Ramadan tutti hanno mangiato gratis", spiega un uomo che sembra ormai essere stanco degli attacchi internazionali e degli stessi irregolari verso il suo Paese. Sottolinea che quello tunisino non è un popolo razzista ma che loro sono "stanchi delle liti tra subsahariani per strada, che mancano di rispetto ai vicini. Degli omicidi e delle risse accanto alle moschee senza alcun rispetto per le usanze locali".
Lo sfogo di questo tunisino può essere perfettamente sovrapponibile a quello di tutti gli italiani che da anni si lamentano con cognizione di causa del degrado delle città da quando la sinistra ha dato la stura all'immigrazione indiscriminata. L'Italia è diventata un Paese insicuro, a tratti incivile, in cui gli stessi italiani si sentono sopraffatti dagli stranieri irregolari. L'uomo che tenta di spiegare il sentimento dei tunisini in queste settimane ricalca in gran parte la rabbia che serpeggia nel nostro Paese: "Quello che ha fatto saltare il banco è il crescente numero di irregolari che entrano dall'Algeria, tra cui sudanesi che combattono ivoriani con coltelli nelle strade. La vita di noi tunisini è diventata difficile nel nostro Paese".
Ma non c'è solo questo, perché nella sua testimonianza, l'uomo racconta anche le altre pieghe assunte dalla presenza degli irregolari, delineando un quadro che potrebbe non distanziarsi da un prossimo futuro italiano.
"I subsahariani hanno iniziato a massacrare i tunisini, come il caso dell'intera famiglia sterminata per rubare dei gioieli o l'uomo per la strada. E ora osate accusarci di razzismo?", chiede l'uomo, rivolgendosi a un ipotetico pubblico che davanti alle sue parole dovrebbe essere portato a un seria riflessione, soprattutto in ambito internazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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