La Cina ricorda Deng Xiaoping, “architetto” delle riforme e della modernizzazione

Il defunto leader di Pechino ha guidato il Paese dal 1978 al 1992, promuovendo profondi cambiamenti che hanno reso la Cina ciò che è oggi

La Cina ricorda Deng Xiaoping, “architetto” delle riforme e della modernizzazione
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Giovedì 22 agosto in tutta la Cina si sono svolte attività commemorative per celebrare il 120esimo anniversario della nascita di Deng Xiaoping, leader della Repubblica popolare dal 1978 al 1992 e architetto della riforma economica votata alla modernizzazione e all’apertura del Paese, nonché fautore dell’idea del “socialismo con caratteristiche cinesi”.

In occasione delle celebrazioni, il presidente Xi Jinping ha elogiato gli "eccezionali contributi" del defunto leader, sottolineando come la Cina debba continuare a studiarne ed applicarne le teorie. "Il modo migliore per onorare Deng è continuare a portare avanti la causa del socialismo con caratteristiche cinesi da lui avviata", ha dichiarato durante un incontro, esortando il Paese sia a portare avanti il processo di riforme interno, sia a compiere “sforzi decisivi” per promuovere lo sviluppo pacifico delle relazioni attraverso lo Stretto di Taiwan in vista di una riunificazione con Taipei, pur mantenendo una ferma opposizione nei confronti dell’indipendenza dell’isola e di considerarla una minaccia per la sovranità e l’integrità territoriale cinese. Xi Jinping ha anche ricordato i passi avanti promossi da Deng Xiaoping dopo il periodo della Rivoluzione culturale e in sostanza esortando a rimanere sul tracciato da lui segnato.

Nato nel 1904, il defunto leader della Repubblica popolare è arrivato al vertice del potere politico della nazione asiatica tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, prevalendo progressivamente su tutti i suoi oppositori e avviando una serie di profondi cambiamenti nella struttura del Paese che, tra le altre cose, aprirono la strada all’ingresso delle forze produttive nel Pcc.

Questi hanno permesso al Pil del Paese di passare da 367,9 miliardi di yuan a 126,06 trilioni di yuan nel giro di 40 anni, con un tasso di crescita medio dal 1978 al 2018 di 14,5 punti percentuali all’anno, e hanno portato a un decisivo incremento dell’urbanizzazione (passata dal 18% al 63%) e a un calo della povertà. Secondo i dati della Banca mondiale riportati da CMG (China Media Group), inoltre, l’espansione dell’economia cinese ha anche contribuito alla crescita dal punto di vista globale.

Banca Mondiale ha spiegato che la crescita economica globale dal 1979 è stata in media di circa il 2,91% annuo, dove la rapida espansione della Cina ha svolto un ruolo significativo nel guidare la crescita globale. Parallelamente a questa impennata economica, il tasso di urbanizzazione della Cina è passato dal 18% del 1978 al 63% del 2022.

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