
I punti chiave
La polizia di Parigi ha avviato un'indagine dopo la morte per soffocamento di una donna di 29 anni mentre stava effettuando una seduta di crioterapia in una palestra della capitale francese mentre un'altra donna di 34 anni si trova ricoverata in terapia intensiva. Le cause del decesso sarebbero da attribuire alla perdita di azoto da una delle camere dove si effettua il trattamento: questo gas, incolore e inodore, è usato per il trattamento a temperature bassissime che scendono a più di 100°C sotto zero. Secondo quanto riferito, le due donne hanno subìto un arresto cardiocircolatorio che è stato fatale per la più giovane. Altre tre persone che hanno provato a rianimarle sono finite in ospedale ma non sono in pericolo di vita. Tutto l'edificio, dove erano presenti 150 persone, è stato evacuato a scopo precauzionale.
Cos'è la crioterapia
Questo particolare trattamento è molto popolare tra atleti che gareggiano ad alto livello (ad esempio Cristiano Ronaldo e Marcell Jacobs) e serve per descrivere numerose forme di trattamento che utilizzano il freddo estremo sul corpo utile per alleviare lesioni muscolari, dolore e infiammazione oltre a migliorare la circolazione del sangue. L'organismo viene esposto a temperature estreme per circa due-tre minuti nei quali vengono rilasciati ormoni tra cui adrenalina ed endorfine: il cuore, costretto a pompare più velocemente, aumenta l'afflusso del sangue per accelerare la riparazione dei tessuti e ridurre dolore e gonfiore. L'azoto liquido (o protossido di azoto) viene usato per l'espozione del corpo a queste temperature così basse.
Il parere dell'esperto
La crioterapia è "una buona tecnica antinfiammatoria, decongestionante, di aiuto nella ripresa muscolare e altro" ma anche se è "una metodologia piuttosto sicura ma nessun trattamento è davvero senza rischi": a spiegarlo all'Adnkronos Salute è il dottor Roberto Valeriani, specialista in Chirurgia plastica e dottore di ricerca in Scienze medico chirurgiche applicate che ha commentato la vicenda della donna morta a Parigi in una palestra dove si utilizzava la crioterapia.
"La criosauna è molto apprezzata dagli sportivi - spiega Valeriani -La sua azione è infatti principalmente utilizzata dopo lo sport, seppure gli effetti sono studiati oggi anche in altri ambiti. Calciatori, ciclisti, sciatori la usano perché dopo l'attività fisica permette di avere un'azione decongestionante e antiedemigena, e aiuta anche nel recupero muscolare. Nonostante questo bisogna comunque stare attenti perché in un trattamento in cui si va a sfruttare un'azione aggressiva sull'organismo deve essere fatto con tutte le necessarie attenzioni. Si parla comunque di utilizzare temperature assai sotto lo zero".
Come limitare i rischi
Prima di usare la crioterapia, Valeriani spiega che è bene effettuare una visita cardiologica di controllo per escludere qualsiasi patologia che sia in contrasto con quel tipo di trattamento. "Ci sentiamo sempre tutti sani, ma qualche cautela è fondamentale. Gli sportivi che utilizzano questa tecnica, in fondo, sono persone molto controllate sul piano della salute, non possiamo prendere da esempio tout court". Il caso della donna deceduta Parigi "è una situazione estrema, probabilmente legato a un mal funzionamento della macchina - precisa Valeriani - Il concetto però è che dobbiamo avere sempre attenzione, scrupolo verso noi stessi.
I centri in cui si decide di sottoporsi a trattamenti così intensi devono essere di eccellenza, devono essere strutture molto ben curate, in cui ci sia anche un'attenzione alla manutenzione del macchinario e il necessario scrupolo nel valutare l'idoneità del paziente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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