"Paghi l'intero costo": il sindaco dem di New York sfida Biden sui migranti

Il sindaco di New York, Eric Adams, si è recato al confine con il Messico per aumentare la pressione sull'amministrazione di Joe Biden riguardo la crisi dei migranti. Il budget della metropoli non è più sufficiente

"Paghi l'intero costo": il sindaco dem di New York sfida Biden sui migranti

Il sindaco di New York, Eric Adams, ha visitato El Paso, al confine tra Stati Uniti e Messico, per aumentare la pressione sull'amministrazione guidata da Joe Biden in merito alla crisi dei migranti. Lo scorso anno la Grande Mela ha accolto più di 40.000 persone, mettendo a dura prova il budget della città e il suo sistema di accoglienza. Adesso Adams, democratico, afroamericano, chiede a Washington di prendere seri provvedimenti economici. Senza fondi adeguati, infatti, i sindaci delle grandi città non sanno più come gestire il fenomeno migratorio.

Il sindaco di New York al confine col Messico

I numeri sono imponenti. Secondo quanto riportato dal New York Times, l'afflusso dei migranti potrebbe costare alla megalopoli 2 miliardi di dollari. Per questo Adams chiede un aiuto finanziario dal governo federale. E, dopo settimane di richieste di maggiore aiuto da parte di Washington, ha deciso di visitare il confine Usa-Messico. Alla domanda su quanto voleva che il governo federale coprisse, il signor Adams è stato emblematico: "L'intero costo".

Adams si è tuttavia fermato davanti a una chiesa, in Texas, e ha detto a un gruppo di migranti che avrebbe lottato affinché potessero lavorare e "vivere il sogno americano". "Le nostre città vengono minate. Non ce lo meritiamo", ha dichiarato, aggiungendo di aspettarsi "di più" dai leader nazionali "per affrontare questo problema in modo reale".

Il primo cittadino di NY mostra compassione per i migranti ma, allo stesso tempo, insiste affinché smettano di venire nella città da lui amministrata. Il motivo è di natura economica: non ci sono fondi a sufficienza per garantire un'adeguata assistenza a tutti i nuovi arrivati.

Biden sotto pressione

E qui arriviamo a Joe Biden. Adams ha spiegato che si recherà a Washington questa settimana per continuare la sua campagna. Ha inoltre invitato il presidente a nominare un leader presso l'Agenzia federale per la gestione delle emergenze in modo da coordinare una risposta nazionale alla crisi.

Dal canto suo, il sindaco ha cambiato diverse volte strategia sulla questione. New York ha fornito riparo, cibo, vestiti e istruzione a migliaia di migranti e ai loro figli, e Adams ha sostenuto che dovrebbero essere in grado di lavorare legalmente in città più rapidamente. A volte, però, ha anche usato toni duri, invitando Biden a rallentare il flusso di migranti al confine e dicendo poco dopo Natale che "non c'era più posto alla locanda" di New York per altri clandestini.

Detto altrimenti, la Grande Mela deve affrontare crescenti sfide di bilancio. Di conseguenza, Adams ha affermato che la crisi dei migranti potrebbe richiedere tagli ai servizi cittadini di base. "New York non può sopportare di più", ha tuonato.

Calcolatrice alla mano, nel 2022 la città ha speso 366 milioni di dollari in servizi per i richiedenti asilo.

Finora, ha ricevuto solo 8 milioni di dollari dalla Federal Emergency Management Agency e 2 milioni di dollari dal leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer. Il bilancio piange e Biden è sempre più nell'occhio del ciclone.

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