La sinistra democratica e progressista della Grande Mela è sempre più nel pallone. Il sindaco dem afroamericano, Eric Adams, da buon ex poliziotto, è tutt'altro che contento che ordate di migranti vengano letteralmente "scaricati" nella sua città, con annesse problematiche legate alla sicurezza, assumendo una posizione pragmatica e critica nei confronti della retorica open borders cara al suo partito, tanto da far infuriare diverse associazioni di estrema sinistra che tutelano gli immigrati. Nelle scorse ore Adams ha criticato il programma del governatore texano repubblicano, Greg Abbott, che sta inviando autobus carichi di migranti verso le grandi città "santuario" a guida come democratica come New York e Washington, DC.
Le "città santuario", negli Usa, sono quelle che hanno deciso di limitare la cooperazione con le autorità federali in materia di immigrazione al fine di proteggere gli immigrati irregolari ed evitare la loro espulsione. Se sono coerenti con ciò che affermano, queste amministrazioni progressiste e buoniste, non dovrebbero avere problemi ad accogliere migliaia di migranti, no? Questo dev'essere stato il pensiero di Abbott, che ha architettato una trappola in cui stanno cadendo i sindaci dem, sempre più in confusione e divisi fra proteggere i propri cittadini e apparire il più possibile "accoglienti".
Abbott svela l'ipocrisia dei dem sui migranti
Il sindaco d Eric Adams ha criticato il governatore del Texas per aver inviato autobus carichi di migranti in città, affermando che Abbott "ha usato persone innocenti come pedine politiche per creare una crisi". A differenza del governatore Abbott, New York City "farà sempre la sua parte", ha dichiarato su Twitter, pubblicando uno scatto mentre saluta i migranti e i rifugiati che arrivano al terminal degli autobus della Port Authoritym nel centro di Manhattan. "È orribile se si pensa a cosa sta facendo Abbott", ha rimarcato Adams domenica.
Sia Adams che il sindaco di Washington, Dc, Muriel Bowser, chiedono aiuti federali per aiutare le loro città a far fronte al nuovo flusso di migranti, molti dei quali sono assistiti da volontari, organizzazioni no-profit e centri di accoglienza oltre alle agenzie cittadine. Venerdì, Abbott - che è nel mezzo di una campagna per la rielezione - ha deriso la descrizione di New York di Adams come una "città santuario", definendola una "destinazione ideale per questi migranti". Da aprile, Abbott ha inviato i migranti verso le città a guida democratica sulla costa orientale per fare pressione sull'amministrazione Biden e proteggere così il confine sud-ovest. Più di 6.000 migranti sono arrivati a Washington, DC, dal Texas, spingendo il sindaco di Washington Muriel Bowser a chiedere al dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di schierare la Guardia Nazionale (richiesta poi negata dal Pentagono).
Le richieste di Adams a Biden fanno infuriare i liberal
Nel mese di luglio, Adams ha chiesto al presidente Usa Joe Biden ingenti risorse federali per assistere i richiedenti asilo in arrivo nella metropoli, in costante aumento. New York City, ha detto Adams, "ha bisogno di risorse federali aggiuntive. Se non otteniamo queste risorse urgentemente necessarie, potremmo avere difficoltà a fornire il livello adeguato di supporto che i nostri rifugiati meritano". Le dichiarazioni del sindaco, tuttavia, non sono affatto piaciute alla rete di associazioni liberal e di estrema sinistra di New York. In risposta, la Legal Aid Society e la Coalition for the Homeless hanno denunciato i commenti del sindaco, condannando le continue perquisizioni negli accampamenti dei rifugiati e chiedendo al municipio di appropriarsi di maggiori fondi per sostenere lo sviluppo di alloggi a prezzi accessibili.
Nel frattempo, il dipartimento di Sicurezza interna alle dipendenze dell'amministrazione del presidente Usa
Joe Biden ha annunciato la fine della politica "Remain in Mexico" varata dall'amministrazione dell'ex presidente Donald Trump, che obbligava i migranti ad attendere in Messico in attesa di vagliare la loro richiesta di asilo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.