Dalle molestie al sessimo: il lato oscuro del parlamento inglese

Razzismo, bullismo, sessismo: l'immagine del parlamento inglese è sempre più compromessa da scandali di ogni tipo

Dalle molestie al sessimo: il lato oscuro del parlamento inglese
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Da Westminster a "Pestminster" o, nell'altra variante usata dai media britannici, "Pornminster". Il parlamento di Londra è finito nell'occhio del ciclone. L'immagine del luogo più sacro del Paese, quello nel quale si decidono le sorti politiche, economiche e culturali del Paese, è sempre più compromessa da continui scandali. Scandali sessuali, ma anche episodi legati a razzismo, bullismo, machismo, misoginia e sessimo. L'ultimo episodio chiama in causa un parlamentare uomo accusato di aver ripetutamente chiesto ad una giovane assistente donna di sedersi sulle sua ginocchia.

Il parlamento inglese nell'occhio del ciclone

Quello appena raccontato e altri precedenti hanno spinto i media della City a scrivere che a Westminster si sarebbe ormai insidiata una "cultura predatoria". Persino Downing Street ha ammesso che il parlamento dell'Uk ha "molta strada da fare" per reprimere la cattiva condotta, anche se No10 ha comunque insistito sul fatto che "fondamentalmente" non al suo interno non ci sarebbe un ambiente tossico.

Sarà anche vero, ma Ellie Varley, 25 anni, ha raccontato al programma Newsnight della Bbc le sue esperienze di lavoro proprio in quel di Westminster. Ha ricordato un incontro con un deputato nella tenuta parlamentare. "Continuava a dire: Vieni a sederti sulle mie ginocchia'. E io ero tipo: Sto bene, grazie. Non voglio sedermi sulle tue ginocchia", ha affermato. Varley ha anche parlato di persone che le inviano messaggi "incessantemente", affermando che chi lavora in parlamento non si sente sicuro nel segnalare problemi. "Non hanno la fiducia nel sistema. Sono stufa", ha aggiunto.

I problemi di Westminster

Un altro episodio recente chiama in causa il deputato Chris Pincher. Lo Standards Committee, la commissione di vigilanza sulla condotta dei parlamentari britannici, ha raccomandato una sospensione record di otto settimane a suo carico dopo che l'uomo aveva palpeggiato ubriaco due uomini nell'esclusivo Carlton Club frequentato dai Tories a Londra. Lo scandalo Pincher, tra l'altro, era stato determinante, insieme al Partygate, nella caduta di Boris Johnson culminata con l'annuncio delle sue dimissioni da primo ministro conservatore un anno fa.

È anche per vicende simili che molti preferiscono dimettersi che non restare in un ambiente del genere. Un esempio su tutti: Mhairi Black, parlamentare indipendentista scozzese eletta in Parlamento a 20 anni nel 2015. Pochi giorni fa ha annunciato l’addio definendo il parlamento di Londra un ambiente "sessista, velenoso, malsano, estenuante".

La lista degli scandali

Realizzare una ipotetica lista capace di includere tutti i recenti scandali è impresa ardua, data l'immensa mole di materiale a disposizione. Giusto per citare i casi più eclatanti, il deputato laburista Geraint Davies è stato sospeso per comportamenti inappropriati verso donne appartenenti al suo staff. Il tory Charlie Elphicke è stato incarcerato per violenze sessuali due anni fa. Nel 2022, ben 56 parlamentari sono stati segnalati per comportamento sessuale inappropriato all'Independent Complaints Grievance Scheme.

Più nello specifico c'è chi, come il conservatore Neil Parish, è stato sorpreso a guardare un film porno in aula, e chi – è il caso di Imran Ahmad Khan – è stato giudicato colpevole in primo grado di aver molestato sessualmente un 16enne. Il conservatore David Warbuton, invece, è stato accusato di molestie sessuali da due donne e immortalato dai tabloid con una striscia di cocaina.

Non mancano episodi legati all'alcol, con deputati che, dopo qualche birra di troppo, palpeggerebbero segretarie e sottosegretarie (un episodio simile è stato denunciato dalla sottosegretaria agli Esteri Anne Marie-Trevelyan), e storie di razzismo, con alcuni giornalisti che hanno denunciato affermazioni e gesti razzisti rivolti contro di loro.

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