Deutsche Bank sotto tiro: dovrà pagare 75 milioni di dollari alle vittime di Epstein

Deutsche Bank pagherà alla vittime di Jeffrey Epstein 75 milioni di dollari per aver continuato a fare affari con il magnate accusato di pedofilia, anche dopo il suo primo arresto nel 2008

Deutsche Bank sotto tiro: dovrà pagare 75 milioni di dollari alle vittime di Epstein
00:00 00:00

Dopo le accuse mosse al colosso JPMorgan, nell’ambito delle indagini su Jeffrey Epstein, ora è Deutsche Bank a essere finita nell'occhio del ciclone. Pare infatti che la banca tedesca pagherà 75 milioni di dollari alle vittime del finanziere accusato di pedofilia per aver continuato a tenerlo come cliente per cinque anni, pur sapendo che l’uomo era un abusatore seriale. Come riporta Reuters, l’accordo con la banca tedesca è il risultato di una class action avviata dai legali di alcune vittime di Epstein, depositata presso il tribunale di Manhattan da una vittima chiamata "Jane Doe 1".

Il milionario newyorkese nel 2008 era stato registrato come predatore sessuale e arrestato in Florida, con l’accusa di traffico della prostituzione. Le donne abusate da Epstein accusano Deutsche Bank di aver continuato a fare affari con il magnate dal 2013 al 2018 e di aver favorito, in questo modo, i suoi traffici illeciti. David Boies, uno dei legali delle vittime che hanno intentato la causa contro la banca tedesca, ha dichiarato a Reuters che le vittime di Epstein “hanno bisogno della collaborazione e del supporto di personalità ed istituzioni potenti. Apprezziamo la volontà di Deutsche Bank di assumersi le proprie responsabilità per il suo ruolo nella vicenda”.

A questo proposito, il portavoce della banca, Dylan Riddle, non ha commentato l’accordo, ma la banca avrebbe ammesso che avere Epstein come cliente sarebbe stato un errore. Errore che ora costerà caro alla banca, ma che renderà ricche le vittime del milionario. Secondo alcune fonti le donne avrebbero ricevuto tra i 75.000 e i 5 milioni di dollari ciascuno, da Deutsche Bank. Recentemente anche JPMorgan è finita sotto i riflettori, per aver facilitato i traffici illeciti dell'americano, dopo il suo arresto nel 2008. La causa contro JPMorgan è stata intentata da una delle sue vittime, una ballerina nota come "Jane Doe 2", e dal governo delle Isole Vergini, che hanno chiamato a fornire documenti sui rapporti con Epstein, il patron della Tesla e Twitter, Elon Musk.

Jeffrey Epstein, arrestato nel 2019 per traffico della prostituzione minorile, è stato trovato impiccato in carcere un mese dopo la cattura, in attesa

del processo. La sua morte, avvenuta per molti in "circostanze misteriose," è stata seguita esattamente un anno dopo, dall'arresto dell'ereditiera britannica, e sua complice, Ghislaine Maxwell.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica