Disney woke: ecco il primo personaggio trans in "Star Wars"

Riflettori accesi su Sister, raffigurata per la prima volta in un nuovo libro uscito all'inizio di questa settimana: l'armatura dipinta di blu e rosa e la bandiera transgender

Disney woke: ecco il primo personaggio trans in "Star Wars"
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Era questione di tempo. Roccaforte della religione woke, la Disney continua a sposare le istanze della comunità Lgbt e l’ultima novità riguarda un prodotto di punta come “Star Wars”: il colosso dell’intrattenimento ha introdotto il suo primo “Stormtrooper” transgender. Parliamo di “Sister”, nuovo componente delle unità d'assalto d'élite dell'esercito imperiale che in realtà si sente una donna. La new entry indossa un’armatura dipinta di blu e di rosa, senza dimenticare la bandiera transgender.

“Sister” è stata raffigurata per la prima volta in un nuovo libro uscito all'inizio di questa settimana, ossia “Star Wars: The Secrets of the Clone Troopers”. Questa la presentazione del personaggio da parte del Capitano Rex:"Quando una della nostra specie esprimeva la sua identità di genere in modo diverso rispetto ai suoi compagni, mostrava [sic] di dover nascondere chi fosse veramente dentro. Fortunatamente, i suoi fratelli del 7th Sky Corps le hanno dato il nome Sister come promemoria costante del suo appartenenza".

In realtà “Sister” ha fatto il suo debutto in “Star Wars” nel libro “Queen’s Hope” del 2022, servendo la Repubblica Galattica insieme ad Anakin Skywalker (alias Darth Vader) e Obi-Wan Kenobi durante le Guerre dei Cloni. Per il momento il personaggio trans non è apparso in nessuna serie tv o film. La mossa woke della Disney non è passata inosservata e i seguaci di “Star Wars” si sono scatenati sui social network. “Questo non può essere vero, deve essere una parodia”, “Cosa è successo al franchise che amo”, “Questa è una follia assurda”: questi sono solo alcuni dei post comparsi nelle ultime ore su X, ex Twitter.

In realtà non si tratta di una prima volta: Disney aveva già contagiato “Star Wars” con imposizioni woke.

Lo scorso giugno è uscita la serie “The Acolyte”, ambientata cent’anni prima de “La minaccia fantasma” e soprattutto ricca di propaganda Lgbt. Risultato? Recensioni flop su Rotten Tomatoes e serie cancellata appena due mesi dopo la première.

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