"Diventeremo ancora più forti": Putin ha giurato per il quinto mandato da presidente della Russia

Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha prestato giuramento ed è entrato ufficialmente nuovamente in carica per un quinto mandato di sei anni

"Diventeremo ancora più forti": Putin ha giurato per il quinto mandato da presidente della Russia
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La Russia è ufficialmente entrata in una nuova fase politica. Vladimir Putin ha infatti appena giurato per il suo quinto mandato da presidente della Federazione Russa nel corso di una sontuosa cerimonia al Cremlino. Putin, 71 anni, è al potere dall'inizio del secolo e ha ottenuto un inedito mandato numero cinque, della durata di sei anni, vincendo le elezioni presidenziali di marzo. In mattinata, il leader russo ha posato la mano destra su una copia della Costituzione, in un gesto che gli conferisce il mandato presidenziale fino al 2030 e che gli consente di ricandidarsi ulteriormente grazie alla riforma che nel 2020 ha rimosso l'articolo che limitava il numero di mandati possibili per un presidente.

Il giuramento di Putin

Durante la cerimonia, tenutasi all'interno del Gran Palazzo del Cremlino, Putin ha messo la mano sulla Costituzione russa e ha promesso di difenderla davanti a una folla di alti dignitari. La domanda, adesso, coincide con che cosa sceglierà di fare il leader russo nel corso dei prossimi sei anni, sia in patria che all’estero.

Una prima indicazione è arrivata dalle sue dichiarazioni. "La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, e la scelta spetta a loro", ha detto Putin nel discorso di insediamento. "Siamo stati e saremo aperti a rafforzare buone relazioni con tutti i Paesi che vedono la Russia come un partner affidabile e onesto; e sono davvero la maggioranza del mondo. Non rifiutiamo di impegnarci nel dialogo con gli Stati occidentali; e la scelta spetta a loro", ha aggiunto.

Riferendosi sempre ai governi occidentali, Putin ha quindi posto ai presenti una domanda retorica: "Intendono continuare a cercare di frenare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, la pressione sul nostro Paese che non cessa da anni, o cercare una via per la cooperazione e la pace?".

La nuova era della Russia

Sul fronte militare le forze russe stanno guadagnando terreno in Ucraina, mentre Kiev è alle prese con carenza di uomini e munizioni. In un discorso di febbraio, Putin aveva promesso di realizzare gli obiettivi di Mosca sul territorio ucraino e di fare ciò che era necessario per "difendere la nostra sovranità e la sicurezza dei nostri cittadini". Poco dopo la sua rielezione di marzo, il leader russo aveva suggerito che uno scontro tra Nato e Russia fosse possibile, spiegando di voler ritagliare una zona cuscinetto in Ucraina per proteggere il suo Paese dagli attacchi transfrontalieri.

In patria, la popolarità di Putin è strettamente legata al miglioramento degli standard di vita dei cittadini. Il sei volte presidente ha iniziato il suo mandato nel 2018 promettendo di portare il Paese tra le prime cinque economie globali, rendendolo uno Stato "moderno e dinamico". Oggi l'economia russa è in assetto di guerra, le autorità stanno spendendo cifre record per la difesa e Mosca ha dovuto cambiare la maggior parte dei suoi partner commerciali.

"Sono fiducioso che supereremo con dignità questo periodo difficile e pieno di pietre miliari, diventeremo ancora più forti", ha affermato Putin, celebrando i militari che combattono in Ucraina e "tutti coloro che combattono per la Patria", e ringraziando i russi "per la fiducia e il sostegno".

In ogni caso, il capo del Cremlino si è assicurato altri sei anni al potere. Durante questo lasso di tempo, ipotizzano vari analisti, il suo governo potrebbe prendere le misure impopolari, come quella di aumentare le tasse, per finanziare la guerra. A meno di un negoziato con l'Ucraina.

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