La tettoia della stazione crolla e uccide undici persone. Tragedia a Novi Sad, morto un bambino

Altri due passeggeri sono stati estratti dalle macerie e condotti in ospedale a causa delle ferite riportate: uno di essi è in gravi condizioni

La tettoia della stazione crolla e uccide undici persone. Tragedia a Novi Sad, morto un bambino
00:00 00:00

Sono almeno 11 le vittime accertate del terribile incidente avvenuto all'esterno della stazione ferroviaria di Novi Sad, città situata nel nord della Serbia sulle sponde del fiume Danubio. Fra le vittime, purtroppo, anche un bambino di 6 anni.

Stando a quanto riferito dal ministro dell'Interno Ivica Dacic, a cedere sarebbe stata una parte della tettoia posta a copertura dell'ingresso alla struttura. I fatti si sono verificati nella mattinata di oggi, venerdì 1 novembre: è all'incirca mezzogiorno, quando si verifica l'improvviso crollo della pensilina realizzata in cemento armato e vetro collocata all'esterno della stazione ferroviaria del capoluogo della Vojvodina.

Secondo l'emittente radiotelevisiva "Rts", al momento del cedimento della copertura, nella zona sottostante, erano presenti numerose persone, alcune delle quali sedute sulle panchine e altre impegnate nell'acquisto dei biglietti. Questo è anche ciò che si evince dai filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, in cui si vedono i passeggeri entrare e uscire tranquillamente dall'edificio o utilizzare le sedute collocate all'esterno prima di essere investiti dal crollo della copertura di cemento armato.

Dopo le numerose segnalazioni inoltrate dai testimoni, sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco, i soccorsi e le forze di polizia. Le autorità hanno provveduto immediatamente a interrompere il traffico ferroviario verso la stazione di Novi Sad per consentire agli operatori di intervenire in tutta sicurezza. Ovviamente è stato necessario l'impiego di mezzi pesanti come i bulldozer per cercare di rimuovere da terra le macerie alla ricerca di eventuali sopravvissuti.

Anche il ministro serbo dell'Interno Ivica Dacic ha raggiunto la stazione ferroviaria per rendersi conto della portata della tragedia e per coordinare le operazioni di salvataggio, da lui definite"estremamente impegnative". Purtroppo si ha già notizia delle prime vittime del terribile crollo. "Sono stati rinvenuti vati otto corpi", ha spiegato Dacic ai giornalisti, "otto persone sono morte". Tra i feriti assistiti dai soccorritori, ha proseguito il ministro, "due sono stati trasportati in ospedale, e uno di essi si trova in condizioni critiche". Gli operatori sono ancora sul posto, nel tentativo di salvare quante più vite possibili: "L'operazione è ancora in corso ed è molto impegnativa", ha ammesso Dacic. "Sono coinvolti oltre 80 soccorritori, con l'assistenza di macchinari pesanti".

Il primo ministro Milos Vucevic ha garantito alla popolazione serba che le indagini per risalire a eventuali responsabilità sono già in corso. "Insisteremo per trovare i responsabili, coloro che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della struttura", ha dichiarato Vucevic, "questo è un venerdì nero per noi, per tutta la Serbia, per Novi Sad".

La stazione ferroviaria del capoluogo della Vojvodina aveva riaperto solo lo scorso luglio dopo oltre tre anni di lavori di ristrutturazione nell'ambito del progetto di realizzazione dell'Alta Velocità Novi Sad-Subotica. A quanto pare, tuttavia, la pensilina crollata non rientrava nelle parti da sottoporre a restauro.

Stando alle ultime notizie trasmesse dalle

agenzie di stampa, il numero dei morti sarebbe salito a 11, e fra questi ci sarebbe anche un bimbo di 6 anni. Nel pomeriggio, i soccorritori avrebbero estratto dalle macerie una ragazza di 14 anni e una donna.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica