In Francia quinta notte di scontri: auto contro la casa del sindaco di Hay-les-Roses

Quinta notte di disordini e scontri in Francia con oltre 700 arresti. Tensioni sugli Champs-Elysées a Parigi. Un'auto in corsa è stata lanciata contro l'abitazione del sindaco di L'Hay-les-Rose

In Francia quinta notte di scontri: auto contro la casa del sindaco di Hay-les-Roses
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La quinta notte è stata più tranquilla delle precedenti ma non sono comunque mancati scontri e violenze. In Francia non si placano le tensioni esplose dopo la morte del giovane Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto a Nanterre. Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha definito quella appena trascorsa "una notte più calma grazie all'azione delle forze dell'ordine". Il bilancio continua tuttavia ad essere pesante, con 719 arresti, 45 tra poliziotti e gendarmi feriti, 871 incendi su strade pubbliche e 577 veicoli dati alle fiamme, insieme a 74 edifici. Il governo aveva schierato 45mila agenti per contenere la rabbia dei dimostranti.

In Francia ancora tensioni e scontri

A Parigi e nelle regioni limitrofe, dove erano in servizio circa 7 mila agenti, la polizia ha stretto le misure di sicurezza sugli Champs Elysees dopo l'annuncio circolato sui social media secondo cui il celebre viale parigino sarebbe stato il punto di ritrovo delle proteste. Le facciate dei negozi sono state sbarrate per prevenire potenziali danni e saccheggi. Secondo il ministero dell'Interno, alle 3:30 figuravano 194 persone arrestate nella capitale e nei suoi sobborghi.

Un'auto in corsa è stata lanciata contro l'abitazione del sindaco di L'Hay-les-Rose, alle porte della capitale, e sua moglie e uno dei suoi due figli piccoli sono rimasti feriti, mentre l'ufficio del procuratore di Créteil ha confermato all'Afp che è stata aperta un'inchiesta per tentato omicidio. Il sindaco, Vincent Jeanbrun, ha denunciato in un comunicato pubblicato su Twitter "un tentativo di omicidio di indicibile vigliaccheria", avvenuto intorno alle 1:30 della notte, questo mentre "per tre notti" il primo cittadino si era fermato in municipio impegnato nell'emergenza dovuta ala violenza urbana.

Condanna unanime del mondo della politica per l'attacco contro la casa di Jeanburn. La premier francese Elisabeth Borne ha definito quanto accaduto un "fatto intollerabile" e ha promesso che "i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza".

Disordini a Marsiglia

Molto più calda e problematica la situazione a Marsiglia. Qui manifestanti e polizia si sono scontrati fino a tarda notte sulla Canabiere, arteria principale della città. Le forze dell'ordine hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Intorno alla mezzanotte, le autorità di Marsiglia e Lione avevano comunque segnalato meno incidenti rispetto alla notte precedente, e registrato rispettivamente 56 e 21 persone arrestate nelle due città.

Al netto delle parole di Darmanin, volte a tranquillizzare il pubblico, lo scenario resta delicato. Non a caso il presidente francese Emmanuel Macron, che dopo le proteste di piazza legate alla controversa riforma delle pensioni si ritrova ad affrontare un nuova crisi, ha annunciato ieri al suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier il rinvio a martedì della sua visita di Stato in Germania prevista per questa sera.

Rimane intanto in stand by la questione dello stato di emergenza, chiesto dalle forze di estrema destra e non escluso dallo stesso governo di Borne fino a due giorni fa. La Francia ospiterà i Mondiali di rugby in autunno e poi le Olimpiadi di Parigi nell'estate del 2024 e diversi Paesi europei, tra cui l'Italia, hanno aggiornato le lro indicazioni di viaggio consigliando ai cittadini cautela e prudenza negli spostamenti nel Paese.

L'appello della nonna di Nahel

La nonna di Nahel ha lanciato un appello alla calma. Parlando con Bfmtv, ha assicurato di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. "Meno male che ci sono", ha detto la donna. "Ho fiducia nella giustizia", ha quindi assicurato, spiegando che chi sta compiendo violenze in giro per la Francia sta utilizzando la tragedia accaduta a Nanterre come "pretesto".

"Voglio che finisca, ovunque. Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!", ha aggiunto la nonna del giovane. "Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole.

Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!", ha quindi aggiunto, confidando di essere stanca e che sua figlia, dopo quanto avvenuto, "non ha più una vita".

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