Da domani sarà più facile diventare cittadini tedeschi e ottenere la doppia cittadinanza. Cambiare le leggi tedesche sull'immigrazione e la cittadinanza è infatti una delle promesse più importanti fatte dal governo di OIaf Scholz durante la campagna elettorale. L'obiettivo dell'esecutivo di Berlino è quello di attirare un maggior numero di immigrati qualificati e semplificare il processo di richiesta di cittadinanza e di doppio passaporto, in netta discontinuità con le politiche conservatrici del governo di Angela Merkel.
Peccato che così il governo federale ignori i rischi sul fronte delle tensioni sociali e le conseguenze che una decisione di questa portata rischia di provocare. Basti pensare a ciò che è accaduto nei giorni scorsi in alcune città tedesche e in particolare a Berlino dove, dopo i festeggiamenti di Capodanno, i sindacati di polizia e il corpo dei Vigili del Fuoco tedeschi hanno registrato ben quarantuno feriti tra i loro membri per veri e propri attacchi compiuti contro i loro mezzi e i loro agenti attraverso l'uso di fuochi d'artificio e petardi. Il ministro dell'Interno della Spd, Nancy Fraser, ha invitato a evitare ogni "risentimento razzista" contro i colpevoli di queste azioni ma la Cdu, dall'opposizione, accusa il governo Scholz di lassismo.
Ma il governo di Berlino sulla volontà di naturalizzare nuovi immigrati tira dritto. "La naturalizzazione degli immigrati ha bisogno di regole migliori", ha detto Scholz in un tweet pubblicato alla fine di novembre. "Riguarda il rispetto e, ovviamente, la nostra prosperità. Perché tutte queste donne e questi uomini contribuiscono a un'economia forte. Va bene se optano per la cittadinanza tedesca", ha aggiunto. Nel suo videomessaggio, Scholz ha sottolineato il ruolo fondamentale che gli immigrati hanno svolto nella ricostruzione e nel rafforzamento della Germania. "La Germania è diventata un paese di speranza per molti", ha detto il cancelliere. "Le donne, gli uomini e talvolta i bambini che sono venuti in Germania hanno contribuito notevolmente a rendere la nostra economia forte come lo è oggi".
Cosa cambia in Germania
Il ministro dell'Interno Nancy Faeser ha affermato che ridurre i tempi di attesa per ottenere la cittadinanza è "un incentivo all'integrazione", ha riferito l'Associated Press all'inizio di dicembre. "Siamo un paese di immigrazione moderno e diversificato, e penso che la legislazione debba riflettere questo", ha detto. Finora, come spiega Deutsche Welle, è stato così: chiunque ha vissuto nel Paese per otto anni, dimostra di conoscere la lingua tedesca, gode un permesso di soggiorno illimitato o permanente ed è finanziariamente indipendente può diventare tedesco.
I candidati non devono avere precedenti penali. Di norma, i nuovi tedeschi devono rinunciare alla cittadinanza precedente e superare un test di lingua e cultura generale. Secondo il Consiglio consultivo per l'integrazione e la migrazione, circa cinque milioni di persone senza passaporto tedesco vivono in Germania da più di dieci anni. Potrebbero potenzialmente diventare tedeschi se non fosse così complesso superare gli ostacoli posti dalla burocrazia.
Sì alla doppia cittadinanza. Così Berlino facilita lo ius soli
Il cuore della riforma del governo di Berlino riduce i tempi per richiedere la cittafinanza, dagli otto ai cinque anni. Il ministro dell'Interno socialdemocratico, Nancy Faeser, ha aggiunto che chiunque "risulterà essere particolarmente ben integrato può ridurre questo periodo a tre anni". Per tutte le persone di età superiore ai 67 anni, i test di lingua e cultura generale devono essere svolti solo oralmente.
Inoltre, i richiedenti non dovranno più essere costretti a rinunciare alla loro precedente cittadinanza per ottenere quella tedesca. In linea di principio, sarà possibile ottenere la doppia cittadinanza anche per i migranti di origine turca, che costituiscono la percentuale più ampia della popolazione immigrata. Il Consiglio consultivo per la migrazione e l'integrazione anticipa addirittura un "decennio di naturalizzazioni", come promette il presidente dell'organo consultivo indipendente, la professoressa Petra Bendel. "Se lo slancio attuale viene mantenuto, potrebbero anche essere più di 157.000" nel breve periodo, sottolinea.
C'è un però: secondo i sondaggi, soltanto il 49% dei tedeschi è d'accordo con la riforma voluta dal governo Scholz. Il 45% dei tedeschi, al contrario, la ritiene una legge sbagliata. La storia recente insegna: quando l'ex cancelleria Angela Merkel accolse centinaia di migliaia di migranti provenienti dalla Siria nel 2015 dimezzò il suo consenso storico, provocando gravi tensioni sociali e spalcando le porte all'ascesa della destra radicale dell'AfD.
Sarà così anche per il - già non troppo popolare - socialdemocratico Olaf Scholz? O forse il piano del governo socialdemocratico è
proprio quello di recuperare voti proprio grazie al consenso degli immigrati naturalizzati tedeschi? Ciò che è sicuro è che si tratta di una scelta che rischia di avere gravi conseguenze in un momento di gravi tensioni sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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