Gestisce truffe da miliardi di dollari: chi è l'imprendibile boss cinese nel mirino degli Usa

La cosiddetta pig butchering è una delle truffe più comuni che sta colpendo vittime inermi a ogni latitudine. A giocare un ruolo rilevante in questo settore ci sarebbe "Broken Tooth"

Gestisce truffe da miliardi di dollari: chi è l'imprendibile boss cinese nel mirino degli Usa

Si chiama Wan Kuok Koi ed è considerato dalle forze dell'ordine di tutto il mondo come un attore chiave nella nuova forma di frode informatica conosciuta come "macellazione dei maiali". La cosiddetta pig butchering è una piaga che sta colpendo vittime inermi a ogni latitudine. Funziona così: gli impostori incontrano persone online, sulle chat dei social network o tramite mail, conquistano la loro fiducia e le convincono a utilizzare ingenti quantità di denaro in investimenti fasulli di vario tipo. L'obiettivo di queste truffe, che includono anche la tratta di esseri umani, costretti a a loro volta a raggirare i bersagli, è chiaro: rubare quanto più denaro possibile ai poveri malcapitati. Che, in sostanza, sono trattati dai criminali come i maiali negli allevamenti. Vengono cioè messi metaforicamente "all'ingrasso" – come accade con i suini prima della macellazione – per poi essere colpiti e ritrovarsi senza quattrini. Ebbene, a gestire una buona fetta del pig butchering ci sarebbe un misterioso cinese di nome Mr Wan.

Truffe miliardarie

Il Wall Street Joutnal ha definito Mr. Wan - meglio conosciuto con il soprannome Broken Tooth, ricevuto dopo un incidente motociclistico da adolescente a Macao – come un imprenditore cinese e presunto boss mafioso. Avrebbe un ruolo chiave nel settore della macellazione dei maiali, truffe che secondo i funzionari statunitensi costano, soltanto ai cittadini americani, miliardi di dollari all'anno. Eppure nessuno sembra impegnarsi molto per arrestare Broken Tooth, che nel frattempo continua ad apparire sui social media, su Telegram e su vari siti asiatici come se niente fosse. Anzi: di recente sarebbe stato visto scendere da un aereo, in Laos, indossando una maglietta con il logo del Gruppo Wagner mentre si apprestava ad incontrare un altro presunto boss della criminalità cinese.

Wan ha trascorso 14 anni in una prigione di Macao dopo esser stato condannato per aver partecipato alla criminalità organizzata, riciclaggio di denaro e altri reati prima. È stato rilasciato nel 2012, e nel 2020 è finito nel taccuino nero degli Usa. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni sul suo conto per corruzione. Il Dipartimento del Tesoro ha anche designato tre entità che sarebbero possedute o controllate da Broken Tooth, tra cui Dongmei Group, impegnata in Myanmar nello sviluppo di un'area denominata Dongmei Zone, poi diventata nota per essere uno dei primi complessi di truffe. A detta degli Usa, questo imprenditore gestirebbe anche la World Hongmen History and Culture Association, che le autorità statunitensi descrivono come una rete criminale ispirata alle società segrete cinesi, presente sempre a Dongmei.

Le Nazioni Unite ritengono che migliaia di persone siano finite in una oscura tratta di esseri umani e costrette a partecipare a truffe informatiche in varie città asiatiche. Il meccanismo? Tanto semplice quanto brutale: ignari cittadini vengono attirati nei complessi con false promesse di ottenere lavoro legittimo. All'interno dei siti si ritrovano però costrette a consegnare i loro passaporti e a usare falsi profili sui social media, spesso di belle giovani donne, per sedurre persone sole che hanno soldi. Le truffe sono chiamate macellazione dei maiali perché, come detto, i truffatori "ingrassano" le loro vittime costruendo relazioni e poi le "massacrano" prendendo i loro soldi e ignorandole.

Gli affari di Mr. Wan

Alcuni governi stanno indagando su Broken Tooth e i suoi soci, ma nessuno lo ha formalmente accusato da quando è uscito di prigione. I funzionari delle forze dell'ordine in Asia affermano di non avere risorse o giurisdizione per perseguire persone come Mr. Wan né di sapere dove si trovi. Dal canto suo Wan ha pubblicamente negato il coinvolgimento in attività criminali e, in un video pubblicato sui social media dopo che gli Stati Uniti lo avevano sanzionato nel 2020, l'uomo, affiancato dalle bandiere nazionali e del Partito Comunista cinese, affermava di agire rispettando la legge.

Wan è nato nel 1955 nell'allora colonia portoghese di Macao. Ha presto abbandonato la scuola per unirsi ai gangster locali, per poi scalare i ranghi della Triade 14K e diventare una delle figure mafiose più importanti della città, emersa negli anni '90 come un importante centro di gioco d'azzardo e criminalità. Ribattezzandosi come un normale uomo d'affari, Wan ha fondato l'associazione Hongmen, in Cambogia, nel 2018. Il nome Hongmen, che si traduce approssimativamente come "vasto clan", è associato a società segrete secolari, secondo alcuni analisti triadi del crimine organizzato.

L'associazione Hongmen ha un logo raffigurante una testa di drago che utilizza anche per vendere gadget nei negozi (dagli orologi di lusso alle sigarette fino alla birra). Gli altri scopi dichiarati del gruppo consisterebbero nel promuovere la cultura cinese e compiere buone azioni, come la costruzione di scuole e case di cura. Con l'espansione dell'associazione Hongmen, Broken Tooth si sarebbe concentrato sul Myanmar, uno Stato fragile in cui le zone di confine sono controllate da gruppi di miliziani.

Qui la società avrebbe aggiunto un nuovo business alle sue già numerose attività: quella, appunto, delle frodi informatiche agevolata dal traffico di esseri umani. Nessuno, tuttavia, sa dove si trovi il businessman Wan. Ma le richieste fasulle dei suoi uomini sui social network possono raggiungere chiunque.

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