Il gps, i video e l’elenco: così il trafficante ha controllato l'intervento della Ocean Viking

La traccia gps della nave e dell'aereo delle Ong per segnalare l'imminente salvataggio di un "suo" barchino e quell'invocazione del trafficante: "Alzati, Paese mio, e preparati, Europa"

Il gps, i video e l’elenco: così il trafficante ha controllato l'intervento della Ocean Viking
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"L'aereo è fermo nel punto indicato, la nave sta andando nella direzione opposta. Molto probabilmente l'imbarcazione verrà salvata entro due ore". Così scriveva un trafficante alle 20.39 (ora italiana) di mercoledì 13 marzo in un canale Whatsapp pubblico. La nave a cui fa riferimento è la Ocean Viking, e l'intervento, come si evince dalla traccia gps inserita in una card nel canale, potrebbe essere quello in cui viene segnalata la morte di circa sessanta immigrati durante il viaggio.

Il trafficante è molto preciso nelle sue comunicazioni ai quasi 500 iscritti del canale. Perché non solo ha fornito la traccia gps della Ocean Viking, segnalando anche la necessità che la nave invertisse la rotta per raggiungere il "suo" barchino ma anche quella dell'aereo Ong in sorvolo esattamente sul punto in cui è presente la carretta con i suoi "clienti". Per un'ora e mezzo, poi, tutto tace, finché alle 22.04 di mercoledì notte il trafficante dà l'annuncio: "Aspetto i video".

È il segnale che l'intervento della nave norvegese è giunto a conclusione, ad accompagnare l'annuncio ci sono due emoticon con il saluto militare, utilizzate come segno di rispetto e onore. Esattamente alla stessa ora, alle 22.04, il trafficante ha condiviso un elenco di nomi, che dovrebbe essere la "lista passeggeri" del suo convoglio. 85 nomi uno di fila all'altro, con un'altra indicazione: "I restanti 13 sono di nazionalità pakistana. Due capitani". Il totale indicato, quindi, è di 100 persone esatte a bordo di quell'imbarcazione.

Il video arriva appena sette minuti dopo, alle 22.11 ma, in realtà, è una foto con una musica di sottofondo e la scritta della data in sovrimpressione. Si vedono diversi uomini e almeno due donne. Nel linguaggio dei trafficanti, questo è il segnale definitivo che il convoglio ha raggiunto il suo obiettivo. Per le successive quarantotto ore, quel canale Whatsapp ha taciuto e solo venerdì, alle 21 in punto, sono stati pubblicati tre video dalla nave di soccorso. Si sentono i ringraziamenti nei confronti del trafficante, si vedono alcuni dei migranti recuperati in diversi ambienti della nave che si inquadrano mentre parlano e ringraziano. "Viaggio numero 4 di quest'anno: grazie mille Dio per la sicurezza che hai dato a tutti.

Non volevo esultare finché non fossero arrivati tutti i video, ma c'è un mondo che non crede che i miei viaggi siano arrivati", scrive il trafficante, fornendo impunemente i suoi numeri di contatto. Quindi, in uno dei messaggi, ecco un'invocazione che lascia pochi dubbi: "Confidiamo in Dio per i prossimi giorni. Alzati, Paese mio, e preparati, Europa".

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