Allarme nel Mare del Nord. Un guasto missilistico sulla fregata Niels Juel della marina militare danese ha costretto le autorità di Copenaghen a chiudere lo spazio aereo e le rotte marittime vicine allo stretto Grande Belt, uno dei più trafficanti al mondo e punto d’accesso principale per il Baltico.
L’Autorità marittima nazionale ha emesso l’avviso a tutti i vascelli di evitare una zona che si trova a circa 4 chilometri a sud del ponte che attraversa lo stretto, ancora aperto al traffico, a causa del “rischio di caduta di frammenti di un missile”. L’esercito danese ha spiegato in una dichiarazione che il problema con il vettore si è verificato “durante un test obbligatorio in cui il lanciamissili è attivato e non può essere disattivato”. Fino a quando il sistema d’arma non sarà disattivato, vi è il rischio che la testata possa partire e “volare a pochi chilometri di distanza”. Alle navi è stato anche detto di calare l’ancora, se necessario.
Il missile in questione contiene 150 chilogrammi di esplosivo, ma non è al momento armato. Non dovrebbe quindi esplodere anche in caso di caduta in mare. "Il missile Harpoon è un missile affilato, ma solo il booster viene attivato in relazione al test, e non c'è quindi alcun pericolo che il missile possa essere fatto esplodere o arrivare più lontano di quanto il razzo booster possa permettere", si legge nel comunicato rilasciato dalle forze armate. Per questo motivo, l'area di pericolo è stata identificata entro 5-7 chilometri dal porto di Korsør, dove si trova attualmente ancorata la Niels Juel, in direzione sud e ad un'altezza massima di mille metri dal livello del mare. Il guasto è avvenuto durante le esercitazioni iniziate nel marzo scorso, la cui conclusione è prevista per venerdì 5 aprile. L'esercito di Copenaghen ha dichiarato che gli specialisti si stanno recando sul luogo per risolvere il problema.
Per quanto riguarda il vettore che ha scatenato l'allarme, esso è un missile antinave di fabbricazione statunitense, prodotto dalla Boeing Integrated Defense Systems. Dotato di un sistema a guida radar attivo e dal costo di 720mila dollari, l'Harpoon è stato sviluppato dagli americani a partire dagli anni settanta e fino all'ultimo decennio del secolo scorso. Ne esistono varie versioni, utilizzabili da piattaforme di lancio come aerei e sottomarini.
In particolare, le batterie costere Harpoon Block II sono state consegnate all'Ucraina da Regno Unito, Danimarca e Paesi Bassi per essere dislocate nella zona di Odessa e prevenire invasioni navali da parte delle forze russe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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