"Lanciato un oggetto sconosciuto". Lo strano mistero del volo cinese

Secondo quanto rilevato dalle squadre di sensibilizzazione del dominio spaziale della US Space Force, la navicella spaziale cinese Shenlong avrebbe espulso qualcosa in orbita lo scorso 25 maggio

"Lanciato un oggetto sconosciuto". Lo strano mistero del volo cinese
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Occhi puntati verso il cielo, dove una misteriosa navicella spaziale sperimentale lanciata in orbita dalla Cina, dopo sei mesi di attività, sembrerebbe aver rilasciato un oggetto ad un'altitudine di circa 600 chilometri. La Shenlong, questo il nome del veicolo, avrebbe espulso qualcosa lo scorso 25 maggio, secondo quanto rilevato dalle squadre di sensibilizzazione del dominio spaziale della US Space Force. In attesa di saperne di più, l'oggetto non identificato, catalogato con il codice 59884 e simile ad un aereo, da ormai oltre dieci giorni starebbe orbitando attorno alla Terra.

L'aereo cinese e l'oggetto 59884

L'intera vicenda è stata ricostruita dal sito South China Morning Post, secondo cui l'oggetto sconosciuto è stato espulso da Shenlong il 25 maggio senza effettuare alcun tipo di manovra particolare. "Potrebbe essere solo un pezzo di hardware inerte", ha ipotizzato Jonathan McDowell, astronomo e rilevatore di attività spaziale presso l'Harvard-Smithsonian Center. L'astronomo dilettante canadese Scott Tilley, lo stesso che ha aiutato la NASA a trovare uno dei suoi satelliti perduti da tempo, ha invece affermato che né l'oggetto né l'aereo cinese hanno emesso nuovi segnali dopo il rilascio.

Lo Shenlong, al terzo volo e decollato dal centro di lancio satellitare Jiuquan nel deserto del Gobi il 14 dicembre 2023, viene considerato una specie di controparte dell'aereo spaziale militare statunitense X-37B. Fino ad oggi sono state rilasciate pochissime informazioni sulle dimensioni o sulle capacità del mezzo di Pechino. Sappiamo, ad esempio, che ha effettuato il primo volo nel 2020 e che, nell'agosto 2022, ha effettuato la sua seconda missione (durata nove mesi). Durante questa attività Shenlong avrebbe espulso e poi recuperato un subsatellite per testare varie tecnologie. Potrebbe dunque esser successo qualcosa di simile?

I test di Shenlong

Dopo il terzo lancio di Shenlong, a dicembre, i rilevatori di attività spaziale avevano rilevato il rilascio, da parte del mezzo, di almeno cinque oggetti nell'orbita terrestre bassa, due dei quali presunti satelliti (l'ipotesi più accreditata, visto che emettevano segnali radio simili ai segnali dell'aereo) oppure, presumibilmente, detriti del razzo che aveva mandato Shenlong in orbita.

Non sappiamo molto su come sia andata avanti la terza missione di Shenlong, se non che l'aereo spaziale ha alzato la sua orbita da circa 300 a 600 chilometri alla fine di gennaio, dove è rimasto. Le autorità spaziali cinesi non hanno rivelato ulteriori dettagli, né fatto sapere quando tornerà. "Verranno effettuati test sulla tecnologia riutilizzabile ed esperimenti di scienza spaziale per fornire supporto tecnico per l’uso pacifico dello spazio", hanno scritto i media cinesi. Non è dunque da escludere che l'oggetto 59884 possa servire proprio a questo. Gli Usa stanno monitorando la situazione.

Nel frattempo la sonda lunare Chang'e-6 ha evidenziato i passi da gigante che la Cina ha compiuto nell'esplorazione spaziale.

Lanciata nello Spazio il 3 maggio dalla provincia dell'isola meridionale di Hainan, la sua missione era quella di atterrare sul lato nascosto della Luna e raccogliere campioni che, secondo gli scienziati, avrebbero aiutato l'umanità a rispondere a domande chiave sull'evoluzione iniziale del sistema solare. Ebbene, dopo diverse manovre, il modulo di atterraggio cinese è riuscito ad atterrare in un enorme cratere noto come Bacino Polo Sud-Aitken.

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