"Un conto da 12 miliardi": monta la rabbia per i migranti a New York

Il primo cittadino Eric Adams ha mandato un messaggio perentorio all'amministrazione Biden: le risorse stanno finendo

"Un conto da 12 miliardi": monta la rabbia per i migranti a New York
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Il governo federale agisca rapidamente per contenere la crisi dei migranti: questo l'invito del sindaco di New York, Eric Adams. Il primo cittadino dem si è detto preoccupato dell'aumento senza precedenti di richiedenti asilo nella città, sottolineando la necessità di un approccio globale per affrontare una criticità che sta mettendo a dura prova il comparto economico. I numeri parlano chiaro: per i prossimi tre anni il costo potrebbe toccare i 12 miliardi di dollari.

L'allarme migranti a New York

"Nell'ultimo anno sono arrivati circa cento mila migranti in cerca di una nuova vita", ha spiegato Adams ai microfoni di CBS Morning: "Ci troviamo nel pieno di una crisi senza precedenti. New York ha gestito questo problema quasi esclusivamente da sola, grazie al duro lavoro del governo cittadino e all'impegno delle comunità locali. Questa però è una crisi nazionale, che avrebbe avuto bisogno di una risposta nazionale fin dal primo giorno. Nonostante i nostri sforzi, stiamo per esaurire le risorse".

Adams ha rivendicato il lavoro e l'impegno della sua amministrazione per fornire supporto ai migranti, ma ora sono stati superati i limiti di NY City. La città spende 383 dollari al giorno per ogni famiglia, con 57 mila persone affidate alle cure la spesa quotidiana ammonta ad oltre 9 milioni di dollari, mentre quella mensile tocca quota 300 milioni. "Se non riceveremo un supporto adeguato da parte del governo, quest'anno spenderemo 4.7 miliardi. Una cifra che continuerà ad aumentare negli anni", la puntualizzazione del dem.

Un messaggio a Joe Biden

Il messaggio recapitato a Joe Biden è perentorio: New York City sta esaurendo soldi, spazi e personale per fornire le cure necessarie ai richiedenti asilo. "I partner statali e federali hanno ascoltato le nostre grida e mostrato sostegno, ma ora occorre uno sforzo in più per poter gestire la situazione", ha proseguito Adams:"Abbiamo bisogno di un maggior aiuto da parte degli altri comuni dello Stato, di autorizzazioni al lavoro e di importanti investimenti. Occorre, inoltre, proclamare lo stato di emergenza, per gestire la crisi alla frontiera. Se non otterremo questo sostegno, i newyorkesi rimarranno con un conto di 12 miliardi di dollari da pagare, maturato in 3 anni. Tenderemo sempre una mano a chi ha bisogno di aiuto, ma è giunto il momento che anche altri facciano lo stesso".

Adams ha invocato assistenza finanziari, ma anche una "vera riforma dell'immigrazione", perchè le criticità si ripresenteranno in futuro. Il sindaco di NY non ha puntato il dito contro nessuno, ha evidenziato la CBS, sottolineando che la colpa è da attribuire a più persone.

E ancora, non va dimenticato un altro allarme che deve fronteggiare la città, quello relativo ai senzatetto: "Stiamo lavorando per garantire un alloggio sia ai clochard che ai migranti". Alcuni edifici sono stati convertiti in abitazioni, ma continuare a farlo "costa denaro".

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