l fuoco divora Los Angeles, e la villa di Paris Hilton è completamente bruciata, lei è giustamente addolorata. Sotto il suo post in cui esprime il suo dolore si scatena un odio ideologico e personale da dementi. Questo, mi pare di capire (nonostante io non sia un esperto di Paris Hilton), perché nel 2021 Paris aveva espresso solidarietà al popolo palestinese, anche con donazioni, e ha cancellato i post dopo l’attacco di Hamas nel 2023.
Sul conflitto israelo-palestinese si possono avere idee diverse, meglio se complesse, ma sentite cosa le scrivono sotto: «Adesso capisci come si sente il popolo palestinese». Ancora: «Allah è grande». «Sono felice, ricorda i palestinesi». «Ti interessa solo quando succede a te?». «Appoggiate l’Ucraina e Israele e ti lamenti?». Potrei continuare fino a domattina, ma credo basti, se proprio vi interessa vedere fino a dove si abbassa il livello sotto il suo profilo Instagram ne trovate a migliaia di commenti del genere.
D’altra parte, nella tragedia di un incendio apocalittico a Los Angels, i social sono i social, luoghi virtuali pieni di cervelli
bruciati senza bisogno di nessun incendio, per conto loro. Dall’invidia sociale, dal semplice fatto che leoni da tastiera ha sempre fatto rima con coglioni, per usare un francesismo che nella fattispecie è perfino un eufemismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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