"Installato primo chip cerebrale sull'uomo": l'annuncio di Elon Musk

Il dispositivo Telephaty adesso è realtà: un chip installato nel cervello consente di captare le attività neuronali dei pazienti con gravi malattie. Ecco l'annuncio della società di Elon Musk e qual è il suo funzionamento

"Installato primo chip cerebrale sull'uomo": l'annuncio di Elon Musk
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I punti chiave

La tanto temuta frontiera è stata superata: nelle scorse ore è stato installato il primo microchip dentro il cervello di uomo come ha fatto sapere Elon Musk sul proprio account X. "Il primo essere umano ha ricevuto ieri un impianto da parte di Neuralink e si sta riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento di picchi neuronali", ha fatto sapere il magnate e uomo d'affari.

Come funziona

Se n'era parlato molto negli scorsi mesi con la società californiana di biotecnologie, Neuralink (di cui Musk è il co-fondatore), la cui mission è quella di creare un’interfaccia cerebrale generalizzata "per ripristinare l’autonomia di coloro che oggi hanno bisogni medici insoddisfatti e sbloccare il potenziale umano domani". Nel caso specifico è un'interfaccia che trasmette dati dal cervello al computer chiamata Telephaty quella installata sul primo essere umano. Musk, in un altro commento, ha spiegato che "consente di avere il controllo del telefono o del computer e, attraverso questi, di quasi ogni dispositivo, semplicemente pensando".

Non sono stati resi ancora noti i particolari sull'uomo che è dotato, adesso, di questo impianto super tecnologico anche se il patro di Telsla ha sottolineato che i primi essere umani a utilizzare questo chip sarebbero state quelle che non hanno più l'uso degli arti. "Immaginate se Stephen Hawking potesse comunicare più velocemente di un dattilografo o di un banditore. Questo è l'obiettivo". L'azienda di neurotecnologie è nata nel 2016 e si è messa subito a lavoro per costruire canali di comunicazione diretia tra il cervello e i computer.

Gli obiettivi

Come detto, questa tecnologia dovrebbe aiutare le persone con gravi malattie quali i disturbi neurologici, Sla e Parkinson così da migliorare la propria qualità di vita e realizzare una specie di simbiosi tra l'essere umano e l'intelligenza artificiale. Negli scorsi mesi Neuralink aveva fatto sapere di aver iniziato la ricerca di volontari per l'installazione di questo dispositivo nel cervello in grado di captare l'attività elettrica sviluppata dai neuroni e consentire agli ammalati di controllare con la sola forza del pensiero gli oggetti tecnologici di uso quotidiano.

Come ricorda la Bbc, l'azienda di Musk ha ottenuto il permesso di testare il chip sugli esseri umani dalla Fda (Food and Drug Administration) lo scorso mese maggio dopo enormi criticità per ottenere l'approvazione dal momento che erano stati molto forti critiche e dubbi al riguardo.

Dopo l'approvazione ha preso il via uno studio, della durata di sei anni, durante il quale un robot sarà utilizzato per posizionare chirurgicamente 64 fili flessibili, ancora più sottili di un capello umano, su una parte del cervello che controlla "l'intenzione del movimento", come ha fatto sapere Neuralink. Quei fili dovrebbero servire per "registrare e trasmettere segnali cerebrali in modalità wireless a un'app che decodifica il modo in cui la persona intende muoversi".

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