"Mi ha violentata per 17 minuti". L’accusa choc a Dani Alves

Sarebbe durata più di un quarto d'ora la violenza sessuale che Dani Alves avrebbe inferto alla giovane ragazza incontrata in un locale a Barcellona: ecco il suo racconto e cosa rischia il calciatore

"Mi ha violentata per 17 minuti". L’accusa choc a Dani Alves

Si aggiunge sempre più di particolari la vicenda che vede coinvolto l'ex calciatore del Barcellona e della Nazionale brasiliana, Dani Alves, accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 23 anni. Come abbiamo visto sul Giornale, i fatti risalgono al 30 dicembre scorso quando la donna si trovava in un locale di Barcellona con un'amica e la cugina.

La violenza in bagno

Come ha dichiarato agli inquirenti e viene riportato dal quotidiano spagnolo La Vanguardia, la giovane sarebbe stata condotta con l'inganno dentro un bagno mentre era convinta di andare in un'altra area del locale. "Non sapevo cosa ci fosse dietro quella porta, pensavo ci sarebbe stata un'altra zona vip", ha sottolineato. Dietro la porta, però, c'erano un minuscolo lavandino e un water: la vittima ha raccontato che Alves l'ha condotta lì dentro, ha chiuso la porta nonostante il no della ragazza che voleva andarsene subito. Il calciatore avrebbe affermato che lei era la sua p... e, successivamente, abbassando il water, si è seduto fino a trascinarla facendola cadere per terra. La violenza sarebbe durata 17 minuti in cui la giovane sarebbe stata schiaffeggiata e ripetutamente e violentata. "Ho resistito ma lui era molto più forte di me", ha detto agli investigatori.

Al termine della violenza, Dani Alves le avrebbe detto di stare calma e uscire dal minuscolo bagno dopo di lui e di non muoversi da lì dentro. La 23enne ha riferito di essere diventata così scossa dall'episodio che per alcuni minuti non sarebbe nemmeno riuscita ad aprire la porta fin quando non è riuscita a raggiungere le sue amiche e crollare emotivamente raccontando loro l'accaduto. Il calciatore era già andato via, le tre donne lo hanno fatto poco dopo con il racconto dell'episodio al buttafuori del locale che ha subito allertato le forze dell'ordine. Ai responsabili del Sutton non importava che Dani Alves fosse l'imputato: il protocollo contro le aggressioni sessuali è scattato subito e il racconto della vittima non è mai stato messo in discussione.

Il trasferimento in un altro carcere

Intanto, Dani Alves è stato trasferito dal carcere di Brians 1 a quello di Brians 2 di Barcellona "per motivi di sicurezza e per garantire la normale convivenza nel centro penitenziario" come riporta la stampa spagnola. Si tratta di una situazione di prassi quando c'è di mezzo un personaggio famoso per fornire loro maggiore privacy e sicurezza.

Dal canto suo, il calciatore vorrebbe essere risentito dagli inquirenti dopo le tre versioni differenti che ha fin qui raccontato che non corrisponderebbero nemmeno a quanto registrato dalle telecamere del locale, Sutton, che ha visto Alves dentro il bagno della violenza per almeno un quarto d'ora in linea con i 17 minuti raccontati dalla ragazza. In questi giorni, il difensore brasiliano ha incontrato il suo legale e i suoi agenti oltre all'ex moglie, Dinorah Santana: le conseguenze potrebbero essere pesanti con un periodo di carcere compreso tra 4 e 12 anni.

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