I migranti scappano e la Francia...ecco l'ipocrisia di Macron

Si tratta di minorenni che per legge non possono essere trattenuti dentro la zona di attesa internazionale istituita dal governo di Parigi

I migranti scappano e la Francia...ecco l'ipocrisia di Macron

Almeno 26 migranti sbarcati dalla Ocean Viking hanno abbandonato la struttura turistica della penisola di Gines, vicino Tolone, in cui sono stati portati venerdì scorso dopo l'approdo. Si aggiungono ai 4 guineani usciti martedì scorso per via di alcuni vizi nella procedura.

Al momento quindi sono 30 i migranti approdati a Tolone dalla nave dell'Ong francese Sos Mediterranée che si sono distaccati dal gruppo delle 234 persone complessivamente sbarcate. A comunicarlo è stato il capo del dipartimento di Var, Jean Luis Masson, a cui appartiene il territorio dove ha sede l'albergo trasformato nei giorni scorsi in “zona di attesa internazionale”.

Perché in 26 hanno fatto perdere le proprie tracce

La struttura in cui i migranti sono stati confinati nel “limbo” del diritto internazionale dopo lo sbarco è guardata a vista. Ci sono poliziotti di frontiera, visto che lo status provvisoriamente assegnato all'albergo fa sì che formalmente nessun migrante abbia varcato i confini francesi, gendarmi e agenti locali.

Eppure per l'appunto in 26 sono riusciti ad andare via. Il motivo, come ha spiegato alla stampa locale Christophe Paquette, vice direttore aggiunto per la solidarietà presso il dipartimento di Var, è dato dal fatto che i migranti in questione sono minorenni. “Era scontato accadesse – ha dichiarato – i minori non accompagnati non rimangono qui”.

Oggi – gli ha fatto eco su Le figaro il presidente del dipartimento di Var, Jean Luis Masson – sono andati via in 23. Nei giorni scorsi erano usciti in tre. In totale, sono 26 i minori che sono già fuggiti”. I minorenni, si legge sulla stampa transalpina, non possono essere obbligati a rimanere per più di un tot di ore all'interno di zone di attesa internazionale.

Quindi, a differenza di adulti e minori non accompagnati, erano liberi di andarsene. E probabilmente ai 26 già andati via, se ne aggiungeranno altri. In totale, si legge nelle note delle autorità francesi, sono infatti 44 i minori sbarcati dalla Ocean Viking.

“Cercano di andare in nord Europa”

Dalla Francia non ne hanno fatto comunque un dramma. Anche perché in 44, curiosamente lo stesso numero di minorenni non accompagnati, si sono visti rifiutare la domanda di asilo e per loro sono già partite le procedure di espulsione.

E poi i 26 andati via avrebbero espresso alle stesse autorità locali l'intenzione di non rimanere in Francia. “Hanno obiettivi precisi nei Paesi dell'Europa settentrionale – ha dichiarato Paquette – come Paesi Bassi, Lussemburgo, Svizzera o Germania, dove sperano di raggiungere la famiglia o i loro cari”.

In poche parole, appena hanno lasciato Tolone i 26 migranti scappati non sono diventati più un problema francese. E Parigi ha quindi lasciato fare. Un atteggiamento che un po' stride con quanto solitamente attuato dalla Francia nel momento in cui subisce i cosiddetti “movimenti secondari”. Quelle tratte cioè interne all'Unione Europea, in cui un migrante si sposta da un Paese all'altro del territorio comunitario.

Movimenti vietati per il trattato di Dublino, il quale assegna unicamente al Paese di primo approdo l'onere

dell'accoglienza. Motivo per il quale ogni anni Parigi respinge verso Ventimiglia centinaia di migranti. Quando però il Paese di primo approdo è la Francia, evidentemente l'atteggiamento dettato dall'Eliseo appare molto più elastico.

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