Soldati Usa uccidono tedesco a luna park: il caso passa al tribunale militare

In Germania arrestati due soldati americani con l'accusa di omicido dopo una rissa. Ma a processarli sarà un tribunale militare americano

Soldati Usa uccidono tedesco a luna park: il caso passa al tribunale militare
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Due soldati americani, di 25 e 26 anni rispettivamente, sono stati arrestati in Germania accusati di essere i presunti autori dell'accoltellamento avvenuto sabato dopo lo scoppio di una rissa vicino ad un luna park a Wittlich, piccolo centro della Renania-Palatinato, che ha provocato la morte di un 28enne al culmine della lite. La polizia federale tedesca ha indagato sull'accaduto e fermato i due soldati statunitensi, uno dei quali sarebbe stato il materiale esecutore dell'omicidio del giovane in una rissa scoppiata per futili motivi e in cui altre quattro persone sono state ferite.

Ci sono elementi di complessità nel delitto: nella piccola cittadina tra Coblenza e Treviri, infatti, l'arma usata per uccidere il 28enne sarebbe stata ritrovata nel fiume Lieser. E desta dubbi anche la biografia della vittima, che sarebbe stato il gestore di una società di sicurezza privata. Ma non risulterebbero alla polizia contatti precedenti coi militari americani.

Tutto sembra indicare, comunque, che non sarà la giustizia tedesca a occuparsi del caso. Dato che i due sospetti per l'omicidio di Wittlich sono militari in servizio dell'esercito americano, l'ufficio del pubblico ministero di Treviri ha dovuto applicare l'accordo bilaterale tra Germania e Stati Uniti per la risoluzione delle controversie riguardanti soldati in servizio nel Paese. Ha quindi passato la palla all'amministrazione giudiziaria militare americana, la quale ha mobilitato come da protocollo l'Ufficio di indagine speciale (Osi), l'organo preposto alle indagini per casi del genere.

Il colonnello Kevin Crofton della base aerea statunitense di Spangdahlem ha parlato di una "tragedia intollerabile ed evitabile". Crofton ha poi ringraziato le autorità della Renania per la cooperazione. Ora però il caso dovrà essere vagliato da una corte militare statunitense. Che gestirà indagini e ricerche in maniera autonoma rispetto alla giustizia tedesca, anche se ovviamente potrà cooperare ulteriormente con gli investigatori locali. E in Germania da più parti si sta iniziando a pensare che questo possa essere un freno alla ricerca della verità sul caso.

Il sito di approfondimento Focus.de ha a tal proposito parlato del precedente, riferito all'Italia, del Cermis. Il triste episodio dei piloti dei Marines che il 3 febbraio 1998, nel corso delle loro acrobazie aeree e spacconate con i caccia nelle vallate delle Dolomiti, tranciarono di netto il cavo di una funivia facendola precipitare e uccidendo i venti passeggeri a bordo. Si arrivò all'incriminazione e alla condanna del titolare del velivolo incriminato e del suo navigatore solo per ostacolo alle indagini. Non, invece, per l'increscioso fatto e la morte dei turisti incolpevolmente travolti dalla tragica irresponsabilità dei piloti. Anche in quel caso, a fare da giudice fu un tribunale militare americano notevolmente accondiscendente verso i militari a stelle e strisce.

La testata ricorda che di fronte a un tribunale militare l'onere della prova ricade sull'accusa e soprattutto sulla buona volontà dei suoi rappresentanti di arrivare fino in fondo nel processo di ricerca della verità. Quello che molti nell'informazione tedesca temono è una protezione eccessiva da parte dell'esercito Usa verso i suoi militari, come il caso del Cermis di venticinque anni fa insegna essere possibile.

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