Netanyahu convoca il Mossad: così proteggerà gli israeliani agli eventi sportivi

I servizi segreti israeliani dovranno prevenire qualsiasi pericolo negli eventi sportivi del futuro. È quanto ordinato dal premier Benjamin Netanyahu dopo i fatti di Amsterdam

Netanyahu convoca il Mossad: così proteggerà gli israeliani agli eventi sportivi
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Un piano per prevenire disordini e aggressioni ai danni di cittadini israeliani e le persone di fede ebraica in occasione dei prossimi eventi sportivi. È quanto è stato ordinato al Mossad dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che vuole affidare al servizio segreto estero dello Stato di Israele il compito di proteggere le persone di fede ebraica dopo i disordini che si sono verificati ieri ad Amsterdam. Dove un gruppo di dimostranti pro-palestinesi si è scontrato con i tifosi del Maccabi Tel Aviv. Squadra di calcio che si è confrontata ieri con l'Ajax nello Johan Cruyff Arena di Amsterdam.

Netanyahu, al centro di dure critiche dopo la decisione di sollevare dall'incarico di ministro della Difesa Yoav Gallant, ha chiesto al capo del Mossad, David Barnea, di "predisporre linee d'azione nell'ambito del sistema di allerta israeliano" con l'obiettivo di evitare in futuro situazioni simili a quella di Amsterdam, durante le quali si sono verificati gravi atti di violenza a danno dei tifosi in quanto israeliani o di fede ebraica.

"È tornata la Notte dei Cristalli", ha commentato sdegnato il primo ministro israeliano, affermando "Ieri sera come allora l'attacco agli ebrei sul territorio europeo", facendo un collegamento con la ricorrenza che ricorda il tragico pogrom di 86 anni fa. Quando nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938, divampò un'ondata di odio antisemita in tutta la Germania, accompagnata da atti di violenza indiscriminata contro persone, negozi e proprietà riconducibili alla comunità ebraica a cui presero parte privati cittadini, ma anche membri delle Ss e dell'Sd come agenti provocatori.

Gli agguati e le aggressioni che hanno preso di mira ieri tifosi israeliani sembrano infatti aver oltrepassato la dimensione calcistica, concentrandosi sulla fede religiosa e sull'appartenenza alla comunità ebraica e allo Stato di Israele. "C'è solo una grande differenza rispetto ad allora: è stato creato lo Stato ebraico e noi dobbiamo occuparci di questo problema", ha concluso.

Le richieste del capo dello Stato di Israele, profondamente segnato dal binomio sport e terrorismo dopo i fatti di Monaco, sono giunte durante un incontro che si è tenuto nella sede del ministero degli Esteri israeliano, dalla quale Netanyahu e il suo Gabinetto hanno supervisionato l'evacuazione dei cittadini israeliani dai Paesi Bassi, sempre con l'aiuto dell'agenzia di intelligence che è

onnipresente negli eventi a rischio, e che ora dovrà aumentare il livello di sicurezza e prevenzione. Intanto è massima allerta per il match di basket che si terrà questa sera a Bologna.

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