Cresce la preoccupazione per la rapida diffusione della cosiddetta mosca "mangiauomini", un insetto molto pericoloso capace di provocare danni negli animali ma anche negli uomini. Lo scorso 30 dicembre le autorità sanitarie del Texas hanno diramato un allarme per sensibilizzare la popolazione americana e mettere in guardia su una possibile invasione del parassita.
Secondo quanto riferito dalla CBS, a segnalare per primi la situazione sono stati coloro che lavorano con il bestiame. Non solo. Anche il Dipartimento dei parchi e della fauna selvatica ha espresso timori per quanto concerne la sicurezza degli animali che vivono nelle riserve. La mosca "mangiauomini" - il suo nome latino è Cochliomyia hominivorax - ha la caratteristica di intaccare e colonizzare i tessuti degli esseri viventi a sangue caldo. Si riproducono, infatti, deponendo le uova nelle ferite aperte, oppure nelle narici, negli occhi e nella bocca. La femmina di questa specie non si limita sono agli animali da allevamento, come ad esempio i bovini o il resto dei bestiame. Casi di infestazione sono stati riscontrati anche negli animali domestici, nella fauna selvatica e negli uccelli. Questi insetti, fra l'altro, non disdegnano neppure l'uomo.
La segnalazione in Texas è scattata lo scorso 30 dicembre, quando la mosca è stata trovata in una mucca nello stato del Chiapas, nel Messico meridionale. Secondo il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, si tratta di "un parassita devastante". Una volta che la femmina depone le uova nella carne animale, le larve, dopo la schiusa, cominciano a scavare nei tessuti dell'animale ancora vivo, causando danni anche letali che possono portare alla morte. Questo tipo di infestazione viene chiamata anche miasi del verme del Nuovo Mondo. La mosca "mangiauomini" è endemica a Cuba, Haiti, nella Repubblica Dominicana e nei paesi del Sud America, ma si è diffusa rapidamente anche in altri Paesi.
Si tratta di un insetto che si riproduce velocemente. Una sola femmina può produrre anche 300 uova alla volta, per un totale di 3mila uova in tutto l'arco della sua vita.
Chiaramente, a causa dello spostamento del bestiame potenzialmente infetto il parassita si diffonde. Un preoccupante picco è stato registrato tra luglio 2023 e agosto 2024 in Costa Rica, con 4729 casi (75% bovini e 15% cani). Le autorità americane sono al lavoro per cercare di arginare la diffusione.
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