La Brexit continua ad avere conseguenze importanti per i turisti diretti in Regno Unito. A partire dal 2024 tutti i cittadini italiani e dell'Unione europea (eccetto l'Irlanda) non residenti in Gran Bretagna che vorranno entrare in Uk anche per un giorno saranno obbligati a compilare un modulo a pagamento denominato Electronic Travel Authorisation (Eta), simile all'Esta americano, che non è un visto ma un'autorizzazione di viaggio obbligatoria.
Non è ancora chiaro quanto costerà questo form elettronico, ma l'intenzione dell'Home Office sarebbe quella di partire con una sperimentazione in due fasi: la prima nell'autunno 2023, che riguarderà il Qatar, mentre la seconda a decorrere dal 22 febbraio 2024 per i cittadini di Giordania, Bahrain, Kuwait, Oman, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Entro la fine del 2024 Londra conta di estendere l'Eta al resto del mondo, tra cui l'Italia.
Come richiedere l'Eta per entrare in Regno Unito dopo la Brexit
Per ottenere l'Eta, i richiedenti dovranno rispondere ad alcune domande online in cui forniranno tutti i dettagli sulla loro permanenza e dimostrare di essere in possesso di:
- un passaporto biometrico valido da scannerizzare agli "e-gates";
- un indirizzo email;
- una carta di credito o di debito.
La domanda andrà presentata anche per i bambini. Sono esenti dal programma Eta tutti i cittadini irlandesi, di Guernsey, Jersey e dell'Isola di Man, oltre agli stranieri che hanno già un visto lavorativo, turistico e studentesco. L'iscrizione, valida per due anni, potrà essere inoltrata accedendo al sito gov.uk o direttamente dall'applicazione Uk Eta che verrà lanciata prossimamente in tutti gli app store. Sarà così possibile utilizzare questo permesso per effettuare visite illimitate nel Regno Unito senza visto per la durata di 48 mesi dall'attivazione.
Tra i piani del governo di Rishi Sunak c'era l'intenzione di rendere operativo questo nuovo sistema d'ingresso già nel mese di gennaio 2023, a due anni dall'uscita definitiva dall'Ue definita con la Brexit, ma l'Home Office, il ministero che si occupa dell'immigrazione, ha annunciato oggi che il piano partirà il prossimo anno.
"La priorità numero uno del governo è mantenere il Regno Unito sicuro", ha detto il sottosegretario all'immigrazione Robert Jenrick. "Gli Eta miglioreranno la sicurezza delle nostre frontiere aumentando la nostra conoscenza di coloro che cercano di venire nel Regno Unito e prevenendo l'arrivo di coloro che rappresentano una minaccia". Le compagnie aeree dovranno inoltre assicurarsi che i viaggiatori abbiano tutta la documentazione in regola prima di imbarcarsi, altrimenti è prevista una multa.
La riforma dell'immigrazione
È un'intensa stagione di riforme quella in corso in Regno Unito, dove l'esecutivo Tory sta cercando di introdurre un controverso disegno di legge sull'immigrazione. Per contrastare l'immigrazione clandestina, 10 Downing Street starebbe studiando una soluzione drastica: fermare e arrestare tutti gli irregolari che attraverseranno la Manica illegalmente a bordo dei barconi, per poi espellerli e impedirgli di fare ritorno nel Paese.
Il governo Sunak usa dunque il pugno duro e sfida la Cedu: per approvare questa legge, infatti, Londra dovrebbe rinunciare alla partecipazione alla Corte europea dei diritti dell'Uomo.
Il ministro dell'Interno britannico, Suella Braverman, sta ricevendo critiche dall'opposizione per le parole usate nel descrivere la proposta che vedrebbe anche il coinvolgimento del governo del Ruanda per i rimpatri. "Mi piacerebbe vedere una prima pagina del Telegraph con un aereo che decolla per il Ruanda, questo è il mio sogno, è la mia ossessione", ha detto Braverman qualche mese fa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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