Il rider collassa, ma il cliente prende il cibo e se ne va: choc a Londra

Abbandonato al freddo dal cliente, il giovane è stato soccorso da alcuni passanti in attesa dell’arrivo dell’ambulanza: l’episodio ha scosso l’opinione pubblica britannica

Il rider collassa, ma il cliente prende il cibo e se ne va: choc a Londra

Nella zona est di Londra, tra il museo dedicato a Jack lo Squartatore e la moschea, sorge il Meranti House. Un grattacielo di lusso, simbolo di Whitechapel. Nell’ultima settimana si è parlato molto dell’affascinante stabile, ma non per la sua bellezza o per i suoi costi esorbitanti (gli appartamenti vengono venduti quasi per 1 milione di sterline). Il dibattito è infuocato per quanto accaduto al giovane Mohamed, rider di Deliveroo abbandonato al freddo da un cliente nonostante le precarie condizioni di salute.

Il rider versa in condizioni critiche

L’episodio risale allo scorso 24 febbraio. Mohamed si è sentito male di fronte all’elegante palazzo londinese. Nonostante l’evidente stato non ottimale, i clienti hanno manifestato disappunto per il ritardo del rider e hanno provato a fargli alcune domande sull’ordinazione. "Probabilmente mancavano i loro cracker di gamberi o qualcosa del genere", il racconto di un testimone.

Collassato sul marciapiede, il giovane è stato lasciato per strada e il portiere dello stabile ha deciso di non farlo entrare. Soccorso da alcuni passanti, è stato costretto ad attendere l’arrivo dell’ambulanza al gelo in condizioni a dir poco precarie. I soccorsi sono arrivati dopo più di un’ora e anche su questo punto non sono mancate le polemiche.

“Questa è la realtà per noi rider”, la denuncia di Catherine Meechan sulle pagine del Guardian: “Questo incidente riassume la Gran Bretagna: alcuni possono ordinare cibo gourmet in pochi minuti, mentre altri giacciono al freddo in attesa di un’ambulanza”. La famiglia del giovane ha confermato che le sue condizioni sono ancora critiche, chiedendo rispetto per la privacy in un momento così delicato.

Bufera sui social

Lo sconcertante caso di Mohamed ha infuocato il dibattito in rete: molti utenti hanno esternato grande indignazione per l’insensibilità dei clienti e del portiere di Meranti House. Ex autista Uber e ora segretario generale del sindacato App Drivers & Couries, James Farrar è stato tra i primi a prestare soccorso al rider: “Siamo diventati desensibilizzati e questo fa parte dell’esperienza tecnologica. Siamo tutti vittime. Tiriamo fuori un'app, siamo portati a credere che possiamo avere un'auto in 90 secondi o cibo in dieci minuti, ma non pensiamo come sia possibile. Siamo indotti a pensare che sia la tecnologia a renderlo possibile, ma ovviamente non lo è, è il lavoro che lo ha reso possibile”.

“Siamo tutti profondamente preoccupati per il rider e abbiamo contattato la sua

famiglia per offrire il nostro sostegno. I rider sono al centro della nostra attività e la loro sicurezza e il loro benessere sono la nostra priorità assoluta”, la nota di un portavoce di Deliveroo riportata da New Statesman.

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