Rifiuta di utilizzare il pronome maschile per una studentessa, professore licenziato

L'ennesimo delirio woke: se un docente riconosce solo due sessi rischia il posto di lavoro

Rifiuta di utilizzare il pronome maschile per una studentessa, professore licenziato
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Johnson Varkey era un docente di biologia del St. Philip’s College di San Antonio. È stato licenziato per aver affermato un’ovvietà: il sesso è determinato dai cromosomi X e Y. Il docente ha dovuto fare i conti con l’integralismo woke e il suo non è stato un caso isolato. Sì, perché se un docente riconosce solo due sessi rischia il posto di lavoro. Totalitarismo allo stato puro. Il caso più recente è quello di Kevin Lister, insegnante di matematica cacciato dal New College Swindon, in Inghilterra, dopo diciotto anni. La sua “colpa”? Essersi rifiutato di utilizzare il pronome maschile per una studentessa.

La vicenda è arrivata in tribunale e l'accusa nei confronti del docente è chiara: si è rifiutato di utilizzare “i pronomi preferiti” di uno studente, violando così la sua dignità. Il licenziamento risale al settembre del 2022 in seguito alle denunce di due alunni. Entrando nel dettaglio, il prof sessantenne si è rifiutato di rivolgersi a una studentessa di diciassettenne anni con nome e pronome maschile da lei scelti. In seguito all’allontanamento, Lister si è presentato davanti al tribunale del lavoro lamentando un licenziamento senza giusta causa.

Come evidenziato dall’Independent, nel corso dell’udienza è stato affermato che la studentessa – in percorso di transizione – aveva informato il college di pretendere l’utilizzo dei pronomi maschili nel settembre del 2021. “Ho contestato la richiesta fatta da bambini che non sono in grado di prendere una decisione informata, ha spiegato il professore all’udienza presso il Bristol Civil Justice Centre.

Lister ha denunciato questa furia Lgbt di spingere i minorenni a cambiare sesso – complici “i gruppi di pressione transgender” – rimarcando che un insegnante“ha l’obbligo di insegnare i fatti”. Di diverso parere la dirigenza del college. La responsabile Charlotte Best ha affermato che il docente avrebbe “umiliato la vittima” e l'intera classe. Ma non solo.

A suo avviso, il comportamento di Lister sarebbe stato “ingiustificato ed equivalente a molestie e bullismo”.

Dopo gli Stati Uniti, purtroppo anche l’Europa è sotto scacco: nell’epoca della religione woke i professori che non si mettono in riga sul gender rischiano il posto.

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