Nell'ultimo anno il Kazakhstan ha attuato riforme senza precedenti entrando in una nuova era di sviluppo, risultando l'unico Paese della regione eurasiatica a centrare questo obiettivo. In termini concreti, in meno di 12 mesi Astana ha assistito a cinque campagne elettorali, incluso un referendum, che per altro si sono svolte in un periodo internazionale molto critico e carico di tensioni.
La trasformazione del Kazakhstan
Il presidente del Kazakhstan, Kassym Jomart Tokayev, non può che essere soddisfatto di quanto fin qui fatto. In apertura della prima sessione del parlamento kazako nell'ottava convocazione, Tokayev ha delineato le priorità volte a migliorare il sistema politico del Paese. Ma ha anche fatto notare che la nuova composizione del Mazhilis, la camera bassa del parlamento kazako, riflette un intero spettro di visioni ideologiche.
Anche perché, grazie alle suddette riforme politiche e alla liberalizzazione della legislazione che disciplina la registrazione dei partiti, un partito di opposizione è entrato per la prima volta all'interno del Parlamento kazako.
Come ha riportato Astana Times, commentando il processo delle campagne elettorali tenutesi in tutto il Paese, le tradizioni democratiche rafforzate e le pari opportunità per tutti i partiti politici e candidati, il presidente kazako ha affermato che il Kazakhstan si sta avvicinando ad una nuova cultura civile e politica.
"Il Kazakhstan è l'unico Paese nel contesto geopolitico che sta attuando profonde riforme che stanno inaugurando una nuova era di sviluppo", ha affermato Tokayev. "Il significativo sostegno fornito ai gruppi socialmente vulnerabili della popolazione in Kazakistan non ha eguali nella regione", ha quindi proseguito il presidente kazako.
Riforme e progresso
"La campagna elettorale ha dimostrato che gli ascensori sociali funzionano e ogni cittadino può essere eletto in Parlamento. È così che si costruisce una società giusta ed equa", ha affermato Tokayev, sottolineando che la responsabilità dei membri del parlamento nei confronti del Paese e del popolo è aumentata in modo significativo.
Ma il processo di riforme non è certo terminato. Quest'anno il Paese terrà le elezioni dirette degli akim (governatori) di 45 regioni e città di rilevanza regionale. Successivamente, le elezioni dei governatori distrettuali si terranno a livello nazionale.
Tokayev ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare il sistema di protezione dei diritti umani, facendo dello stato di diritto in tutte le sfere della vita un principio fondamentale per il progresso del Paese. Ha esortato i membri del Parlamento a rafforzare il sistema di tutela dei diritti costituzionali dei cittadini, allineando pienamente la legislazione del Paese alla Costituzione.
La strategia per il futuro
Il presidente kazako ha poi ricordato il lavoro avviato lo scorso anno per la de-burocratizzazione delle funzioni del servizio pubblico e del processo normativo. Il risultato è che nel Paese si sono create le condizioni necessarie per la rapida adozione di leggi di alta qualità sui problemi più significativi. Tuttavia, ha osservato lo stesso Tokayev, la vera de-burocratizzazione deve ancora avvenire. A questo proposito, il presidente ha affermato che la digitalizzazione è un fattore critico per migliorare l'efficacia del sistema della pubblica amministrazione.
Tokayev ha infine sollevato la questione del sistema di pianificazione statale, facendo notare che diversi documenti strategici hanno perso la loro rilevanza a causa dei recenti cambiamenti geopolitici, economici e tecnologici senza precedenti.
Tokayev ha proposto ad esempio di rivedere la strategia del Kazakhstan 2050.
"Questo documento dovrebbe trasformarsi in un documento che definisca una visione a lungo termine e le principali priorità di sviluppo per il Paese, tenendo conto delle tendenze globali", ha dichiarato il presidente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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