Liberata la cestista Usa Griner. Ok di Mosca allo scambio con il trafficante Bout

La cestista statunitense è stata liberata nell'ambito di uno scambio di prigionieri con Mosca: torna in libertà anche Viktor Bout, accusato di traffico internazionale di armi

Liberata la cestista Usa Griner. Ok di Mosca allo scambio con il trafficante Bout

Accordo raggiunto tra Washington e Mosca: la cestista statunitense Brittney Griner è stata rilasciata proprio nella giornata di oggi nell'ambito di uno scambio di prigionieri. A controbilanciare la liberazione della star 32enne della Wnba è la scarcerazione del cittadino russo Viktor Bout, su cui grava l'accusa di traffico internazionale di armi.

L'operazione è arrivata al termine di una lunga trattativa tra le parti in causa che si sarebbe sbloccata solo nell'ultima settimana con l'approvazione da parte del presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden. La conferma dello scambio è arrivata direttamente dalla Casa Bianca e dal presidente che ha tenuto una conferenza stampa.

Lo scambio tra la Griner, arrestata lo scorso febbraio per detenzione di sostanze stupefacenti e trasferita in una colonia penale russa nel mese di novembre, e Bout è stato portato a termine in mattinata. Tappa privilegiata per concludere l'opereazione sono stati ancora una volta gli Emirati Arabi Uniti, Paese del Golfo Persico che già in altre circostanze aveva funto da ponte, ad esempio, per lo scambio di prigionieri fra Russia e Ucraina. Il fatto che la liberazione dei prigionieri e la consegna alle rispettive parti si sia conclusa positivamente è stato riferito anche dal ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass.

Per rendere fattibile la restituzione a Mosca del trafficante d'armi, ribattezzato "il mercante di morte" e condannato nel 2012 a 25 anni di carcere, il presidente degli Usa ha dovuto firmare una specifica ordinanza atta a ridurre la pena detentiva federale emessa a suo tempo ai danni di Viktor Bout. Quest'ultimo era stato arrestato nel 2008 in una operazione sotto copertura condotta dall'intelligence Usa in Thailandia.

L'operazione di scambio messa in atto tra Mosca e Washington non ha invece riguardato, come si vociferava da tempo, il marine in congedo Paul Whelan: l'uomo, condannato al carcere per reati di spionaggio e detenuto da quattro anni, rimane dietro le sbarre in Russia.

La Griner si trova ora in compagnia di funzionari statunitensi. "Ho parlato con Brittney Griner. È al sicuro, è in aereo, sta tornando a casa", ha commentato stamani su Twitter Joe Biden.

Le parole di Biden

Il presidente Usa nel corso della conferenza stampa ha confermato il ruolo di Abu Dhabi. "Gli Emirati Arabi Uniti hanno facilitato il rientro ella Griner. La sua liberazione la rende contenta, anche se ha dimostrato dignità", ha dichiarato Biden, "non ha chiesto un trattamento speciale, ha chiesto solo di non essere dimenticata, sia lei che gli altri detenuti". "Continueremo a negoziare per la liberazione degli altri prigionieri", ha promesso il presidente, riferendosi in particolar modo a Paul Whelan. "Riporteremo anche Paul a casa, stiamo negoziando. Decine di ostaggi all'estero sono tornati. Lo faremo ancora".

"È una giornata bellissima per me e la mia famiglia.

Sono grata al presidente e all'amministrazione Biden", ha commentato la moglie di Brittney Griner Cherelle, prendendo la parola alla Casa Bianca dopo l'intervento di Joe Biden. La donna ha promesso che resterà "impegnata per la liberazione di tutti gli americani detenuti, incluso Paul Whelan".

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