La follia dell'islamico in volo. Cecchini e atterraggio d'emergenza a Fiumicino

L'uomo, che già aveva creato problemi subito dopo il decollo dicendo di sentirsi male, ha gettato nel panico le hostess quando ha dovuto compilare il modulo per assumere medicinali. Ma non era un terrorista

La follia dell'islamico in volo. Cecchini e atterraggio d'emergenza a Fiumicino
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L'aereo della Vueling era partito in ritardo, in tarda mattinata, da Parigi Orly, in direzione de Il Cairo quando, all'altezza di Brazza, in Croazia, ha cambiato improvvisamente rotta puntando verso l'aeroporto di Fiumicino a Roma dove poi è atterrato nel pomeriggio. L'imprevisto cambiamento di programma è stato provocato dall'atteggiamento ambiguo di un passeggero egiziano di 29 anni. L'uomo, che già aveva creato problemi subito dopo il decollo dicendo di sentirsi male, ha gettato nel panico le hostess quando ha dovuto compilare il modulo per assumere medicinali. L'egiziano ha scritto sul documento "I Love Allah", mettendo in allarme il personale di bordo che temevano per un atto terroristico. Per non correre rischi, il pilota ha deciso di virare su Roma dove ad attendere il possibile attentatore era pronta sulla pista una squadra di cecchini anti terrorismo.

L'allarme antiterrorismo

Sull'aereo non tutti i passeggeri hanno compreso il motivo del cambio di rotta, ma la tensione è salita alle stelle in poco tempo. Quell'uomo che si lamentava e si dimenava sul seggiolino aveva creato più di una preoccupazione. Continuava a dire di sentirsi poco bene e chiedeva aiuto. Quando le hostess gli hanno chiesto di firmale il consueto modello di assunzione di responsabilità per l'utilizzo di farmaci somministrati a bordo c'è stato il colpo di scena. La scritta inneggiante ad Allah ha fatto scattare l'allarme antiterrorismo e ha provocato l'inevitabile atterraggio all'aeroporto più vicino. Come riporta il quotidiano la Repubblica, il dirottamento da parte del pilota è stato tracciato sul sito Flightradar 24 dove in tempo reale sono stati seguiti i movimenti del velivolo. A quel punto, a Roma, sono stati disposti sulla pista di atterraggio una serie di tiratori scelti, pronti a fare fuoco in caso di necessità.

Il chiarimento dopo l'atterraggio

Una volta atterrato all'aeroporto di Fiumicino, gli agenti della Polaria hanno interrogato il 29enne egiziano che, nel frattempo, era stato isolato a bordo. Dal colloquio è emerso che, seppure l'uomo avesse comportamenti strani, non era assolutamente un terrorista. Per la polizia non c'era alcun pericolo ma, nonostante le rassicurazioni, il pilota non l'ha voluto più a bordo.

Infatti l'aereo è ripartito da Roma per Il Cairo senza il passeggero sospetto, che è rimasto a Fiumicino in attesa di un nuovo volo. Per gli altri viaggiatori solo un grosso spavento e gli inevitabili disagi per l'enorme ritardo che si è accumulato sul volo.

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