È mancato davvero poco, una manciata di secondi, affinché due aerei si scontrassero sulla pista dell'aeroporto internazionale "Chhatrapati Shivaji Maharaj" di Mumbai, in India. Fortunatamente raccontiamo di una mancata collisione ma il video amatoriale mostra chiaramente quello che sarebbe potuto accadere con conseguenze disastrose per i passeggeri.
Cosa è successo
I fatti risalgono a sabato 8 giugno quando il volo 6E5053 della compagnia low cost indiana IndiGo è atterrato sulla pista 27 dello scalo di Mumbai: incredibilmente, poco più avanti, aveva iniziato le procedure per il decollo il volo Air India 657 che, velocemente sull'asfalto, si apprestava a staccarsi da terra. I due aerei, però, erano davvero a pochissime decine di metri luno dall'altro nella stessa pista: bastava davvero poco per entrare in collisione. Fino a questo momento non si può sapere se i piloti dei due aerei fossero al corrente di quanto accadesse.
Serious security concern at @CSMIA_Official Mumbai Airport yesterday putting 100s of life at risk
— Nikhil Lakhwani (@nikhil_lakhwani) June 9, 2024
While @airindia was in the process of take off, another from @IndiGo6E was allowed to land on same runway@DGCAIndia takes action against #Mumbai ATC official responsible pic.twitter.com/nsJvHZrWTZ
La distanza tra i due aerei
Nel punto più vicino, secondo quanto stabilito da FlightRadar24, i due Airbus A320neo si trovavano a 1.671 piedi di distanza, l'equivalente di 509 metri. La Direzione Generale dell'Aviazione Civile (Faa indiana) ha aperto un'indagine su come sia stato possibile il verificarsi di un episodio di questa portata e gravità. "Gli aeroporti di Mumbai e Delhi sono aeroporti ad alta intensità, che operano circa 46 voli all’ora. Gli Atco sono responsabili di mantenere l'arrivo e la partenza sicuri e protetti di aerei e passeggeri. Nel video virale, la visibilità sembra essere abbastanza buona", spiega ai quotidiani locali Alok Yadav, segretario generale dell’ATC Guild India, un'associazione internazionale dei controllori traffico aereo. "In questo episodio, sembrava che l’aereo in partenza avesse già raggiunto la velocità B2 ed era a prua in su mentre l’aereo in arrivo stava atterrando sulla pista 27. La questione è sotto indagine”, ha aggiunto.
L'autorizzazione all'atterraggio
Un portavoce di IndiGo ha confermato che il volo 6E5053 aveva ricevuto l'autorizzazione all'atterraggio dall'Atc dell'aeroporto di Mumbai: a quel punto il pilota ha seguito le istruzioni atteerrando di conseguenza. Gli esperti, però, si domandano come mai non sia stata effettuata una riattaccata dal momento che un altro velivolo era in pista in fase di decollo. Per adesso, invece, Air India non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Mentre si indaga sulla vicenda, il controllore del traffico aereo sarebbe stato sospeso dal suo servizio. Gli inquirenti sono a lavoro per "near-miss", ossia il "quasi incidente", chiamato in questo modo quando c'è un "evento mancato quasi mortale, quasi colpito o ravvicinato non pianificato che può potenzialmente causare, ma in realtà non comporta lesioni umane, danni ambientali o alle apparecchiature o un'interruzione del normale funzionamento".
Le regole internazionali prevedono che i controllori del traffico aereo possono
autorizzare al massimo due decolli e due atterraggi nell'arco di tre minuti: questa misura diminuisce nei casi in cui la visibilità è scarsa o ridotta. Chiaramente, dunque, c'è un clamoroso errore umano dietro all'evento di Mumbai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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