Variazioni meteo ed eccesso di rinnovabili: cosa sappiamo del blackout in Spagna

Al momento non si ha ancora alcuna certezza su quanto accaduto e le indagini sono in corso. Il premier Sanchez ha annunciato una commissione d'inchiesta

Variazioni meteo ed eccesso di rinnovabili: cosa sappiamo del blackout in Spagna
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La corrente elettrica è tornata nella penisola iberica, dopo il massiccio blackout che ha colpito la Spagna continentale e il Portogallo. Il 99% della fornitura elettrica è stato ripristinato, ma restano ancora da capire le cause dell’incidente che ha lasciato vaste aree del territorio al buio.

Per il momento, è stata esclusa la possibilità che a provocare il collasso della rete sia stata un'estrema variazione di temperatura o un fenomeno atmosferico insolito. L'Agenzia meteorologica statale spagnola ha affermato che non ve ne sono stati prima dell'interruzione della fornitura di energia. Il premier di Madrid Pedro Sanchez ha anche affermato che il blackout non è stato collegato a "un eccesso di produzione di energie rinnovabili". Questa ipotesi è stata considerata poiché, pochi minuti prima dell'incidente, è stato registrato un piccolo di produzione di energia solare. Il Daily Telegraph britannico ha puntato il dito proprio contro la politica net-zero spagnola, citando diversi esperti secondo i quali "la pesante dipendenza della Spagna dal solare e dall'eolico espone la rete elettrica regionale a essere vulnerabile di fronte a una crisi". E il problema, allo stato attuale delle indagini, sembra essere stato proprio legato alla sovrapproduzione di energia solare, con uno sbilanciamento tra la quantità immessa nella rete e quella consumata.

Nel frattempo Red Electrica, la società che gestisce il servizio in Spagna, ha fornito una ricostruzione tecnica di quanto accaduto. Secondo quanto riferito in conferenza stampa, attorno alle 12.33 la rete ha subito un primo calo di potenza, ma si è auto-stabilizzata. Appena 1,5 secondi dopo, però, si è verificato un altro evento del genere e il sistema non è riuscito a recuperare, collassando. Il direttore dei servizi operativi di Red Electrica Eduardo Prieto ha affermato che l'origine dell'incidente è stata individuata nella regione dell'Estremadura, nel sud-ovest del Paese.

Il primo ministro Sanchez ha annunciato una commissione d'inchiesta sull'accaduto e il giudice della Audiencia Nacional José Luis Calama ha affermato che sono in corso delle indagini per verificare se il blackout sia stato causato da un atto di sabotaggio informatico mirato a infrastrutture critiche. Nel caso in cui questa ipotesi dovesse essere accertata, si configurerebbe un reato di terrorismo perché, come spiegato dal giudice, l'obiettivo dell'azione sarebbe stato quello di destabilizzare gravemente l'ordine costituzionale o il funzionamento dei servizi essenziali.

Anche l'Unione europea, esattamente come il governo spagnola, brancola ancora nel buio per quanto riguarda le cause del blackout. "Siamo ancora in attesa della valutazione completa da parte della Spagna", ha annunciato la portavoce comunitaria, spiegando che "esistono protocolli su come ripristinare la situazione e come tornare alla normalità. Questa è la cosa più importante al momento. Certo è necessario imparare la lezione giusta. Cercheremo di prevenire queste situazioni e di adottare misure per prevenirle in futuro".

L'argomento è stato toccato anche dal ministro dell'Interno facente funzione tedesco Nancy Frasier.

"Le interruzioni di elettricità in Spagna e Portogallo sono state di una portata che probabilmente non abbiamo mai visto prima in Europa", ha detto a Redaktionsnetzwerk Deutschland. "Non ci sono state conseguenze per le forniture in Germania, ma è importante garantire il massimo livello di sicurezza per le infrastrutture critiche".

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