Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha dichiarato di aver arrestato il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich a Ekaterinburg. L'accusa che pende sul reporter, che è cittadino statunitense, è quella di spionaggio. In un secondo momento, la Corte di Lefortovo a Mosca ha tramutato in arresto o stato di fermo del giornalista che si è dichiarato non colpevole. Gershkovich resterà agli arresti fino al prossimo 29 maggio.
Il giornalista americano arrestato in Russia
Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Interfax, che ha citato l'Fsb, Gershkovich "è sospettato di spionaggio nell'interesse del governo americano". Il giornalista americano "ha raccolto informazioni che costituiscono un segreto di stato sulle attività di una delle imprese del complesso militare-industriale russo", hanno fatto sapere le autorità russe.
Evan Gershkovich è il corrispondente da Mosca del quotidiano statunitense Wall Street Journal. In precedenza, ha lavorato per l'agenzia Afp e The Moscow Times, e ha anche scritto articoli per The New York Times e The Economist. Ria Novosti ha scritto che il reporter sarebbe stato coinvolto nella raccolta di "informazioni segrete" su una società di difesa russa, e che contro di lui è stato aperto un procedimento penale per accuse di spionaggio.
Da quanto emerso, l'uomo si sarebbe trovato a Ekaterinburg alla ricerca di notizie collegate con la guerra in Ucraina, e in particolare al gruppo di mercenari Wagner, attivo sul fronte ucraino al fianco delle forze del Cremlino. Non è da escludere che l'obiettivo dell'arresto possa essere uno "scambio di prigionieri", essendo Gershkovich un cittadino americano, e quindi dotato di un notevole peso di scambio.
Le cause dell'arresto
L'esperto di pubbliche relazioni Yaroslav Shirshikov, che ha accompagnato il giornalista a Ekaterinburg, ha scritto su Telegram di aver ricevuto una telefonata durante la notte da un dipendente del Wsj che non era stato in grado di contattare Gershkovich. "Lui [Gershkovich, ndr] era online ieri verso le 15:00 per l'ultima volta. Ha organizzato un'intervista con me", ha dichiarato lo stesso Shirshikov al sito 66.ru.
Il giornalista si sarebbe trovato in città per scrivere un articolo sul gruppo Wagner. Perché proprio Ekaterinburg? Evgenij Prigozhin, capo del gruppo militare, aveva recentemente criticato le autorità della città per aver rifiutato di seppellire con lode i mercenari caduti. Shirshikov ha quindi riferito che Gershkovich potrebbe essere stato arrestato un giorno fa quando, secondo quanto riferito, gli agenti di sicurezza sono entrati in un ristorante locale di Ekaterinburg e hanno portato un uomo sconosciuto con un maglione sopra la testa a bordo di un minibus.
Il giornalista veterano di Ekaterinburg, Dmitry Kolezev, che vive all'estero, ha detto che due delle sue fonti hanno confermato la detenzione del giornalista americano. Kolezev ha raccontato al Moscow Times che Gershkovich potrebbe essere stato arrestato per i suoi articoli. "Presumo che il motivo sia stato il lavoro giornalistico di Evan", ha affermato Kolezev. L'ultimo pezzo del giornalista americano uscito sul Wsj si intitola "L'economia della Russia sta iniziando a crollare".
La conferma dell'Fsb
L'Fsb ha confermato le indiscrezioni dei media. "Il Servizio di sicurezza federale della Federazione russa ha fermato le attività illegali del corrispondente dell'ufficio di Mosca del quotidiano americano The Wall Street Journal, accreditato presso il ministero degli Esteri russo, il cittadino statunitense Gershkovich Evan, classe 1991, sospettato di spionaggio nella interessi del governo americano", ha affermato il Centro per le pubbliche relazioni (Csp) dell'Fsb.
"È stato accertato che Evan Gershkovich, agendo su istruzioni della parte americana, stava raccogliendo informazioni che costituivano un segreto di stato sulle attività di una delle imprese del complesso militare-industriale russo. Durante il tentativo di ottenere informazioni segrete, uno straniero è stato detenuto a Ekaterinburg", ha osservato l'Fsb.
Il dipartimento investigativo dell'Fsb della Russia ha avviato un procedimento penale contro il cittadino statunitense ai sensi dell'art. 276 del codice penale della Federazione russa ("Spionaggio").
Cremlino: "Non ci sia rappresaglia contro i media russi"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha così commentato l'arresto del corrispondente del Wall Street Journal con l'accusa di spionaggio. "Per quanto ne sappiamo, è stato colto in flagrante", ha dichiarato l'alto funzionario russo.
Peskov ha sottolineato di non conoscere i dettagli dell'arrestao, quando i giornalisti gli hanno chiesto di chiarire cosa significhi la detenzione "in flagrante". Il portavoce del Cremlino ha poi assicurato di "non vedere problemi " nel proseguimento del lavoro in Russia degli altri dipendenti del Wall Street Journal, che svolgano "normali attività giornalistiche".
Il Cremlino ha quindi
avvertito gli Stati Uniti che non tollererà misure di "rappresaglia" nei confronti dei media russi in Usa. "Speriamo che non accada, non deve accadere", ha concluso lo stesso Peskov.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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