Spesso si utilizzano, a sproposito, termini come "record" e "storico" quando si parla di fenomeni meteorologici (caldo, freddo, piogge, ecc.) ma questa volta, purtroppo, nell'area di Valencia è accaduto qualcosa di straordinario che ha pochissimi precedenti e non poteva essere evitato. È quanto dicono e scrivono oggi i media spagnoli mentre si fa la conta dei morti e dei danni per la terribile alluvione delle ultime ore che ha messo in ginocchio un territorio molto vasto provocando decine di morti. Qualcosa, però, poteva essere evitata se l'allarme fosse scattato in tempo ma che si è avuto soltanto alcune ore dopo l'inizio dell'alluvione.
Quanta pioggia è caduta
Prima di capire quali sono le colpe e di chi, alcuni dati inconfutabili che fanno capire l'evento eccezionale di ieri: secondo i dati ufficiali dell'Aemet (Agenzia Statale di Meteorologia spagnola) sulla città di Valencia è caduta l'equivalente di pioggia che si ha nell'arco di un intero anno ma il tutto è avvenuto in sole otto ore. A fine evento sarebbero caduti oltre 450 mm (dati ancora provvisori), ovvero più di 450 litri di acqua per metro quadrato. Un'enormità. Purtroppo, un evento del genere non era stato previsto con questa cattiveria sebbene le autorità avessero fatto scattare l'allerta rossa per la zona di Valencia ma la stima iniziale delle piogge non superava i 150-180 mm, meno della metà di quella che è effettivamente caduta.
L'allerta scattata in ritardo
Come denuncia il quotidiano spagnolo El Pais, se le strade sarebbero comunque diventate come fiumi e i danni a case e strutture sarebbero stati inevitabili, è probabile che molte vite umane si sarebbero potute salvare. Infatti, sui telefonini dei residenti nell'area di Valencia gli avvisi di emergenza non sono arrivati fino alle ore 20 quando ormai la situazione atmosferica stava degenerando. Infatti, le prime alluvioni sono iniziate intorno al primo pomeriggio del 29 ottobre e in sole quattro ore sarebbero caduti addirittura 350 mm di pioggia, quindi 350 litri di acqua per ogni metro quadrato.
"Fenomeni oltre le aspettative"
"Si è formato un enorme ammasso di temporali", hanno spiegato alcuni esperti meteo spagnoli ai media locali triplicando, in peggio, le iniizali previsioni di Aemet. Il climatologo Jorge Olcina ha dichiarato che sarebbe stato nessario "emettere un avviso e un'allerta 'nera' affinché si capisca che la vita è a rischio". Come abbiamo visto, il fenomeno si chiama Dana, una goccia fredda in quota rimasta bloccata per tante ore nella stessa area scaricando una quantità d'acqua mai vista prima in oltre un secolo.
El catastrófico Sistema Convectivo de Mesoescala en #Valencia lleva 6 horas regenerándose. A su paso ha dejado un outbreak tornádico y más de 300 mm en pocas horas debido a una combinación de supercélulas y trenes convectivos. pic.twitter.com/55tGG5oYLI
— Duncan Wingen (@DuncanWingen) October 29, 2024
Dove hanno colpito le inondazioni
L'agenzia meteorologica di Valencia ha sottolineato che "le inondazioni si sono verificate in zone dove ha piovuto poco" sottolineando che "fiumi, viali e burroni molto gonfi" hanno raggiunto le zone costiere mentre la zona della foce è stata colpita da "una forte tempesta marittima che impedisce il normale drenaggio".
Come si può vedere sul video allegato, quell'enorme temporale è rimasto stazionario per tante ore su Valencia e la sua provincia autorigenerandosi di continuo: si può fare un paragone (soltanto per la dinamica atmosferica) con quanto accaduto di recente in Emilia-Romagna, Liguria e Sicilia ma in Spagna, purtroppo, l'evento è stato distruttivo e catastrofico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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