Marocco, terremoto di magnitudo 6.8: oltre 1000 vittime

La terra ha tremato nella notte in Marocco, con epicentro a 70 km da Marrakesh. Si scava nelle macerie per trovare i superstiti. Meloni: "Piena disponibilità dell'Italia". Tajani: "Non ci sono notizie di italiani feriti"

Marocco, terremoto di magnitudo 6.8: oltre 1000 vittime
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Gravissima scossa di terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter in Marocco, con epicentro a 70 chilometri a sudovest di Marrakech, ad una profondità di 18.5 chilometri. Le scosse sono state sentite principalmente dalla popolazione di Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca ma è stato percepito anche in Spagna e Portogallo.

Il bilancio delle vittime è ancora parziale ma finora se ne contano almeno 1030. Più di 300, invece, sono i feriti per il momento curati negli ospedali cittadini al collasso. A essere colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime e dove, come riportano i media, un'intera famiglia è rimasta intrappolata tra le macerie dopo che la loro casa è crollata. Non si hanno per ora notizie di italiani coinvolti, nonostante siano numerosi i turisti europei in vacanza nel Paese nordafricano. "Circa 200 italiani sono presenti nell'area (...). Al momento non abbiamo notizie di italiani feriti", ha dichiarato il titolare della Farnesina ai microfoni di Omnibus.

Si è tratto dell'evento maggiore all'interno di uno sciame sismico di centinaia di scosse, quello che ha dato il via a numerosi altri movimenti lungo la faglia. L'area colpita ha un perimetro di almeno 400 chilometri, nella provincia di Al-Hazoud, dove sorgono i villaggi berberi, ai piedi dell'Atlante. Ighil, il villaggio dell'epicentro, ha seimila abitanti. A Marrakech la cinta muraria è stata sbriciolata in più punti, così come le case di sabbia e alcuni minareti. Alle 5 del mattino è iniziato il canto del muezzin, che ha in parte attutito il rumore delle sirene che si sono susseguite per tutta la notte.

"Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto choc e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti", ha detto al telefono all'AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech. "La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare all'aperto", ha aggiunto. Si registra anche il crollo di una parte del minareto nella piazza Jemaa el-Fna, cuore pulsante di Marrakech. Qui, due persone sono rimaste ferite. L'ultimo terremoto che ha scosso il Marocco risale al 2004 e colpì la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali.

Giorgia Meloni, arrivata da poco in India per partecipare al G20, ha appreso "con dolore il tragico bilancio del devastante terremotoche ha colpito il Marocco". Così si legge in una nota di Palazzo Chigi, nella quale si aggiunge che il premier "ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza". Concetto ribadito anche dal titolare della Farnesina. "Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari", ha comunicato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha aggiunto: "Apprendo con dolore del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Esprimo al governo di un Paese amico le mie sincere condoglianze per le vittime. Ho comunicato che la Difesa è pronta ad aiutare in ogni forma e modo con i suoi mezzi in prontezza già a disposizione"

"Il mio cuore si stringe al popolo marocchino di fronte al terribile terremoto che ieri sera ha provocato centinaia di vittime", ha scritto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in un messaggio affidato

ai social. Quindi, poi, conclude: "Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione e agli operatori di primo soccorso che stanno facendo un lavoro ammirevole".

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